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«The Interceptor Brasil»: "Como a Fiat colaborou com a ditadura brasileira"

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Firmato da quattro giornalisti, sul blog «The Interceptor Brasil» è uscito un interessante articolo dal titolo "Como a Fiat colaborou com a ditadura brasileira".

Con un taglio insolito rispetto alla linea adottata dalla nostra rubrica, segnaliamo con interesse un contributo a più firme (quelle dei giornalisti Janaina Cesar, Pedro Grossi, Alessia Cerantola, Leandro Demori) uscito sul blog «The Interceptor Brasil». Il pezzo, dal titolo Como a Fiat colaborou com a ditadura brasileira, ricostruisce - in lingua portoghese - le pratiche di spionaggio e repressione attive nello stabilimento FIAT di Betim (Belo Horizonte) sul finire degli anni Settanta: un caso simile a quello della Volkswagen Brasil, destinato ad aprire nel corso degli anni un ciclo di processi e denunce legati alle testimonianze rilasciate dalla Commissione nazionale della verità memoria e giustizia (2011-2014). Pur senza consegnare nuovi elementi in merito alle pratiche di confino e di schedatura promulgate dalla FIAT italiana nel primo trentennio repubblicano, questo sforzo congiunto costituisce una pista da non sottovalutare nell'analisi delle dinamiche di decentramento produttivo.

Qui il link per consultare l'articolo: https://outraspalavras.net/outrasmidias/como-a-fiat-colaborou-com-a-ditadura-brasileira/.

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