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CfP: El futuro de trabajo en América Latina (deadline 30 aprile 2020)

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La Revista Observatorio Latinoamericano y Caribeño (OLAC) del Instituto de Estudios de América Latina y el Caribe (IEALC), Facultad de Ciencias Sociales, Universidad de Buenos Aires chiede la presentazione di articoli e recensioni bibliografiche su un tema libero e, in particolare, sul tema centrale del prossimo numero: El futuro de trabajo en América Latina: debates teóricos, modalidades, formas organizativas, reformas sociolaborales y resistencias populares.

 

La questione del futuro del lavoro si pone oggi all'interno di tendenze storiche come la crescente digitalizzazione e l’applicazione dell'intelligenza artificiale nella produzione e nei servizi, nell'ambito del capitalismo finanziato e della crescente precarietà e mancanza di protezione sul posto di lavoro. I sistemi pensionistici e le altre prestazioni previdenziali sono al centro del dibattito e delle controversie, come è stato recentemente visto nelle emblematiche lotte condotte in Cile e Francia.

Dal punto di vista concettuale, le risposte sono principalmente orientate a indagare l'impatto dello sviluppo tecnologico e scientifico sui rapporti tra capitale e lavoro, costitutivi del nucleo del sistema che configura l'organizzazione della produzione. In questo quadro, viene prodotta una revisione dei dibattiti classici sulle teorie delle classi sociali, così come la loro rilevanza per comprendere le dinamiche del lavoro e le disuguaglianze presenti nella nostra regione. Allo stesso modo, vengono incorporate nuove terminologie come "uberizzazione del lavoro" o "proletariato di servizio". Questo ci porta a ripensare i concetti attuali nel campo degli studi sul lavoro come l'outsourcing, la rivitalizzazione sindacale o la mercificazione del lavoro, per esempio. 

Al di là dell’avanzamento tecnologico, sono necessari dibattiti sulle relazioni tra capitale e lavoro, sia nella loro dimensione contrattuale che nella loro dimensione organizzativa, poiché queste relazioni costituiscono la base su cui sono configurate le principali forze sociali e politiche. Quindi, l’impatto dello sviluppo tecnologico su queste relazioni acquisisce un carattere politico, che non è neanche nuovo, dal momento che aveva quel carattere in ogni momento in cui è stato sollevato; ecco perché anche la discussione sul futuro del lavoro è chiaramente politica. A questo livello, il potere dei movimenti femministi rievoca i dibattiti sul patriarcato e sul capitalismo, sul lavoro di riproduzione e sulla distribuzione del potere nelle organizzazioni sociali e sindacali. Nello stesso senso, la resistenza popolare alle regressioni sociali e alle riforme del lavoro ha mostrato tensioni, ma anche articolazioni tra sindacalismo e movimenti femministi, provenienti dall'economia popolare, dalle organizzazioni indigene, dagli ambientalisti e da altre forme organizzative. Queste tensioni e articolazioni contestano nuove forme di lavoro istituzionale che riteniamo necessarie indagare.

In questo invito a presentare proposte dell'Osservatorio latinoamericano e caraibico, vogliamo invitare studenti, ricercatori e accademici delle scienze sociali e umanistiche a inviare contributi che affrontino i diversi problemi che emergono dal contesto qui delineato. Alcune delle linee tematiche suggerite sono:

  • Rivisitazione attuale di dibattiti teorici sul lavoro e sulle classi sociali in una prospettiva latinoamericana.
  • Lavorare su piattaforme, "uberizzazione", vecchie e nuove forme di esternalizzazione e mercificazione del lavoro.
  • Politiche del lavoro pubblico e riforme socio-lavorative e della sicurezza sociale in America Latina: progressi protettivi, regressivi e loro resistenza.
  • Movimenti del lavoro, movimenti femministi e altri movimenti sociali: tensioni e articolazioni.
  • Lavoro, genere e economia della cura in America Latina.
  • Tendenze attuali della contrattazione collettiva nella regione.

Inoltre, la presentazione di articoli e recensioni bibliografiche di argomenti generali è permanentemente aperta.

Termine per il dossier: 30 aprile 2020.

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