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CFP Sindacalismo e ambiente (scadenza 30 settembre 2022)

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Questa conferenza, che si terrà nel novembre 2023 in regione parigina (date e luoghi da definire), ha l'obiettivo di indagare la relazione esistente tra il mondo sindacale e le questioni ambientali

Riportiamo di seguito un estratto della call for papers consultabile per esteso ed in lingua originale seguendo questo collegamento.


La questione ambientale è stata raramente al centro della ricerca delle scienze sociali sulle organizzazioni e sulle pratiche sindacali. Eppure, più o meno indirettamente, tutti i ricercatori che si sono interessati alle organizzazioni sindacali hanno potuto osservare dibattiti o pratiche con una dimensione ambientale. In questo senso, l'invito è aperto a coloro che studiano i sindacati, le relazioni industriali e i movimenti sociali, che abbiano o meno lavorato in precedenza su questioni ambientali.

La conferenza si terrà nella regione parigina nel novembre 2023 (le date esatte devono essere annunciate).

Per diversi anni, i sindacati hanno spesso espresso le loro preoccupazioni su varie questioni ambientali. La lotta contro le fonti di inquinamento industriale, la decarbonizzazione delle attività produttive, le critiche o le controproposte alla comunicazione "verde" di alcune aziende, le riflessioni e le mobilitazioni intraprese sulla compatibilità delle ambizioni di trasformazione sociale e di riduzione delle disuguaglianze con la difesa di una trasformazione ecologica dell'economia basata sullo sviluppo sostenibile e sui "lavori verdi" sono tutti temi su cui le posizioni sindacali sono diventate più chiare e udibili nell'ultimo decennio. Le opposizioni binarie che hanno a lungo prevalso nell'analisi delle relazioni tra il movimento sindacale e gli attori che rivendicavano il monopolio delle questioni ambientali tendono a smussarsi. Di conseguenza, anche le opposizioni semplificatrici ("occupazione" contro "ambiente", "sindacalismo" contro "ecologia politica", "lavoro" contro "natura", ecc.) che riattivavano surrettiziamente l'antagonismo tra un polo assegnato all'arcaismo e le forze che si identificano con la modernità, stanno svanendo. Il "dilemma" occupazione/ambiente, a lungo presentato come evidente, viene ora studiato come una costruzione storica. Questo approccio permette quindi di fare luce sui fattori che hanno portato, e possono ancora portare, le organizzazioni sindacali ad accettare questo dilemma. In questo modo, è anche possibile comprendere meglio le condizioni in cui alcuni sindacalisti hanno contribuito a sfidare questo dilemma, prestando attenzione alle traiettorie biografiche di questi attivisti, che talvolta agiscono ai margini delle loro organizzazioni.

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L'obiettivo di questa conferenza è incoraggiare e perfezionare gli studi sugli attori che hanno contribuito a far sì che i sindacati si occupassero di questioni ambientali, ma anche sulle sequenze in cui questa considerazione è stata difficile, o addirittura conflittuale, al loro interno. In questo modo, gli interventi contribuiranno a includere le traiettorie sindacali nelle attuali controversie sul modo in cui l'osservazione del riscaldamento globale mette in discussione la scrittura della storia. In effetti, le critiche formulate contro la nozione di Antropocene (era geologica caratterizzata dalla trasformazione del clima da parte dell'uomo) riguardano l'idea di un'umanità omogenea, che rischia di rendere invisibili le responsabilità sociali differenziate, nonché l'esposizione disuguale alle conseguenze del riscaldamento globale. Le controproposte concettuali (Capitalocene, Plantaciocene) integrano, al contrario, le disuguaglianze sociali in questo processo climatico. Da questo punto di vista, di fronte alle grandi narrazioni, che spesso si affacciano, questa conferenza intende anche ridare spazio alla capacità degli attivisti di agire di fronte ai fenomeni globali.

Sebbene questa conferenza si concentri principalmente sullo studio degli attivisti e delle strutture sindacali, gli interventi proposti dovranno prestare attenzione alla diversità degli attori con cui i sindacalisti interagiscono. Questi ultimi hanno sempre a che fare con l'evoluzione dei discorsi e delle pratiche dei datori di lavoro, nonché con l'evoluzione delle normative e degli standard statali (europei e internazionali). Allo stesso tempo, le relazioni tra strutture sindacali e associazioni (o gruppi militanti) sono estremamente variabili: che siano pacifiche o conflittuali, contribuiscono sempre a plasmare il pensiero e la pratica sindacale.

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Le proposte di relazione (massimo 2500 caratteri) devono essere inviate entro il 30 settembre 2022 a Stéphanie Meunier (ihs@cgt.fr), specificando il periodo trattato e le fonti utilizzate.

Questa conferenza è organizzata in partenariato con il Centre d’histoire sociale des Mondes contemporains (Université Paris 1, UMR 8058), Triangle (Université Lyon 2, UMR 5206), Pacte (Sciences Po Grenoble, UMR 5194) e l’Institut CGT d’histoire sociale.

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