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Convegno "Mobilités sociales et migrations internationales" (Parigi, 13-14 giugno 2019)

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Si terrà nei giorni 13 e 14 giugno 2019 a Parigi il convegno internazionale "Mobilités sociales et migrations internationales".

In che misura la mobilità spaziale, ossia lo spostamento nello spazio geografico, può essere letta come materializzazione della mobilità sociale, dello spostamento nello spazio sociale? E fino a che punto questo spostamento geografico può essere anche un fattore di mobilità sociale? Il rapporto tra mobilità sociale e la mobilità geografica è una domanda classica delle scienze sociali attenta alle dimensioni spaziali della vita sociale. Le traiettorie sociali che accompagnano la migrazione internazionale sono tuttavia raramente studiate alla luce di questa domanda. La storia del movimento operaio negli anni 1970 e 1980, ha analizzato l'immigrazione includendo nelle proprie relazioni di classe nel sistema capitalistico, ha gradualmente ceduto il passo alle analisi in termini di integrazione o assimilazione centrata sulla logica di adattamento culturale dei migranti alla società degli insediamenti. Eppure, qualsiasi migrazione richiede risorse minime sia economiche (pagare il viaggio, pagare il visto, pagare i contrabbandieri) e sociali (ad essere sostenuto dalla sua famiglia, avere contatti nel paese di immigrazione) e culturale (per organizzare migrazione, competenze professionali e linguistiche richieste e/o imposte dai paesi di immigrazione). Accogliere l'immigrazione non è, per usare un'idea ben nota, accogliere tutta la "miseria del mondo". Il convegno internazionale Mobilités sociales et migrations internationales, che si terrà a Parigi, presso l’Institut Convergences Migrations, il 13 e il 14 giugno 2019, invita a pensare ai legami tra migrazioni internazionali e mobilità sociale, vorrebbe far emergere una serie di lavori che aggiornano la questione delle mobilità sociali nella migrazione.

 

 

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