Per molto tempo, la Finlandia di lingua svedese è stata associata alla politica principalmente borghese. Tradizionalmente questa identità – e la storia della Finlandia di lingua svedese – è stata presentata e intesa come più o meno uniformemente borghese. In una nuova antologia intitolata "Klasskamp på svenska: aktörer, idéer och erfarenheter i 1900-talets finlandssvenska arbetarrörelse" ("Lotta di classe in svedese: attori, idee ed esperienze nel movimento operaio finlandese-svedese del XX secolo") diversi studiosi mostrano che il socialismo aveva forti sostenitori finlandesi-svedesi. L'attenzione si concentra sulle vite individuali della Finlandia di lingua svedese che ha sfidato la costruzione borghese in corso dell'identità finlandese-svedese durante la prima metà del 20° secolo. I socialisti erano visti come una minaccia per gli interessi politici e materiali della classe borghese di lingua svedese. Tuttavia, questi individui appartenevano a due minoranze, essendo entrambi socialisti e finlandesi-svedesi. Basavano il loro socialismo sulla lotta per una società equa senza l'oppressione di classe o di minoranza. Anche il movimento operaio finlandese-svedese ha contribuito notevolmente a rendere la Finlandia più bilingue e al riconoscimento dei bisogni e degli interessi sociali della minoranza di lingua svedese. Forse il movimento operaio ha avuto un'importanza maggiore per la svedese in Finlandia di quanto le voci borghesi siano state disposte ad ammettere?

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