Il Quaderno SISLav Pluriattività rurale e lavoro agricolo in età contemporanea (secc.XIX-XX), a cura di Niccolò Mignemi, Claudio Lorenzini e Luca Mocarelli sarà parte di una sessione "Meet the author", alle 14.30 del 20 giugno, che insieme ad altre sessioni offriranno un panorama della situazione lavorativa rurale in età moderna e contemporanea.
La sessione “incontra l'autore” si propone di discutere un'ipotetica specificità di una parte della storia rurale italiana, ovvero un focus particolare sui lavoratori agricoli e sull'organizzazione del lavoro nelle aree rurali. Grazie all'attivismo dei membri del gruppo di ricerca “Lavoro rurale e lavoratori” della Società Italiana di Storia del Lavoro, nel 2020 sono uscite tre pubblicazioni: il libro a cura di Niccolò Mignemi, Claudio Lorenzini e Luca Mocarelli Pluriattività rurale e lavoro agricolo in contemporanea età (secoli XIX-XX), il dossier n. 2020/25 della rivista Geshichte der Alpen – Histoire des Alpes – Storia delle Alpi a cura di Luca Mocarelli e Giulio Ongaro su Pluriactivité – Pluriattività – Pluriaktivität e il forum nella rivista Quaderni Storici, n. 2019/2, a cura di Giacomo Bonan e Giulio Ongaro su Microstoria, protoindustria, saperi. Ricordando Carlo Poni.
Queste sezioni a tema librario e periodico, e soprattutto il fatto che sono tutte frutto di convegni e seminari in Italia, testimoniano da un lato il più ampio dinamismo della storia contadina italiana – che, va sottolineato, non si limita certo al ha ricordato studiosi e imprese – e dall'altro anche una peculiare attenzione alle dinamiche del lavoro e al loro collegamento con il cambiamento economico e sociale rurale. Ricordando i rilevanti dibattiti europei degli anni '80 sulla pluriattività nelle aree rurali e sul modello protoindustriale nelle campagne, questa inclinazione non sembra una vera novità; ma è una specificità italiana? In che misura? Qual è il ruolo di questi temi negli altri ambienti nazionali?
Studi recenti sul lavoro libero e non libero e sui modelli di disuguaglianza hanno prestato nuova attenzione alla diversità dei lavoratori rurali in una prospettiva a lungo termine. Allo stesso tempo, la ricerca sui paesaggi rurali e le agricolture alternative ha mostrato che l'organizzazione del lavoro può essere una potente risorsa – individuale e collettiva – nei processi di sviluppo, e non solo uno strumento per controbilanciare la mancanza di terra e di capitale. Dal punto di vista del lavoro è quindi possibile mettere in discussione il posto dell'agricoltura tra le altre attività rurali e non, l'influenza del savoir-faire tradizionale sulle innovazioni tecniche, le connessioni tra i diversi agrosistemi in termini di attività stagionali e lavoro migrazioni. L'Italia e, più in generale, la regione del Mediterraneo sono osservatori speciali per mettere in discussione queste dinamiche data la grande diversità dei loro ambienti locali e dei loro sistemi colturali.
Oltre agli editori dei suddetti libri e riviste, discuteranno di questi temi studiosi provenienti da Italia, Spagna, Francia, Slovenia, Svizzera e Svezia.
Autori ed editori presenti: Luca Mocarelli (Università degli Studi di Milano – Bicocca, Italia), Niccolò Mignemi (CNRS, LIED UMR8236, Francia), Giulio Ongaro (Università degli Studi di Milano-Bicocca, Italia).
Commentatori: Marco Armiero (KTH Royal Institute of Technology, Svezia), Anne-Lise Head-König (Université de Genève, Svizzera), Gabriel Jover Avellà (Universitat de Girona, Spagna), Aleksander Panjek (Università della Primorska, Slovenia).
Per ulteriori informazioni, ecco il link al programma completo.