Il nuovo numero di «Diacronie. Studi di Storia Contemporanea» (36/2018), curato da Elisa Tizzoni e dedicato al tema Viaggi e turismo nell'Europa del Novecento, affronta un filone ancora poco esplorato della storiografia contemporanea come quello del turismo. Come evidenziato nella nota introduttiva dalla stessa Tizzoni, lo studio del turismo detiene infatti lo scopo di «gettare nuova luce su complessi nodi storiografici di particolare rilievo per lo studio dell’epoca contemporanea. L’evoluzione dei modelli di consumo nel mondo occidentale, l’accresciuto ruolo del potere pubblico in Europa sino alla diffusione del welfare state, i risvolti a lungo termine del processo di decolonizzazione, l’impatto della guerra fredda sulle abitudini di consumo, sono alcune delle questioni nelle quali il turismo ha giocato un ruolo di rilievo e che possono essere meglio comprese prendendo in considerazione la pratica del viaggio nella sua dimensione individuale e, soprattutto, collettiva». La ricchezza del volume spazia su tre campi di grande interesse anche per gli studiosi di storia del lavoro: il primo, Dal viaggio elitario al turismo di massa, si occupa di ricostruire le evoluzioni dei flussi turistici ed economici connessi al turismo ferroviaro, termale e riservato alle categorie disabili; il secondo, Usi politici del turismo, affonda invece la sua disamina dentro due scenari: quello delle dittature mediterranee e quello della Guerra Fredda; l'ultimo, infine, ricostruisce Il turismo in Europa in prospettiva globale attraverso i rapporti tra gli stati europei e quelli coloniali e postcoloniali, recuperando - soprattutto attraverso il saggio di Francesco Fusi - alcune delle più importanti indicazioni legate ai diaspora studies.

Qui il link utile: http://www.studistorici.com/dossier/n-36-dicembre-2018/.