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"Il capolavoro": percorso storico-letterario sul lavoro per il triennio della scuola secondaria superiore

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Segnaliamo queste interessanti pubblicazioni, uscite nel 2021 per conto delle Edizioni Conoscenza.

LE MOTIVAZIONI DELL'INIZIATIVA:

«Il lavoro ha connotato l'uomo fin dalla sua comparsa sulla terra. E l'uomo nella sua evoluzione ha, a sua volta, connotato il lavoro. Con le mani e con la mente. Nel corso dei secoli si è attenuata la "fatica" del lavoro, soprattutto con l'avvento delle macchine, con la rivoluzione industriale e poi con quella digitale. Ma il lavoro è da sempre croce e delizia degli individui. Difficile vivere bene senza, spesso è difficile vivere con. Alla parola “lavoro” si associano termini anche antinomici come sfruttamento ed emancipazione, alienazione e realizzazione, demotivazione e competenza. Il lavoro da sempre riveste una funzione strategica. Infatti sono stati l’intelligenza, le capacità, i sacrifici e la determinazione di chi ha coltivato, progettato, riparato, commerciato, insegnato, curato a consentire all’umanità di riprendersi dopo guerre e distruzioni, catastrofi ed epidemie. La scuola non può essere estranea alla comprensione del ruolo che il lavoro assume in una società complessa. È questa la tesi degli autori che hanno inteso interpretare il lavoro come "sfondo integratore" fra i saperi e perno del processo educativo. Le cinque proposte didattiche contenute nei 3 volumi, sono, a loro volta, articolate, in diversi capitoli tematici che si appoggiano su opere letterarie e fonti significative e fanno riferimento a contesti specifici del periodo storico esaminato. Ogni proposta si conclude con un “focus” sul mestiere emblematico del periodo e su vari suggerimenti per laboratori didattici che rimandano all’attualità e sono funzionali a obiettivi non solo disciplinari, ma anche ascrivibili ai Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento.

PRIMO VOLUME. Una ricognizione sul lavoro da Francesco d’Assisi ai Cancellieri della Repubblica fiorentina. Dà voce a Dante, Petrarca, Boccaccio, More e agli intellettuali che frequentano botteghe, Corti, Accademie e stamperie. Citazioni da Trentin, La Pira, Gramsci, Marx, forniscono ulteriori stimoli al lavoro didattico.

SECONDO VOLUME. Una riflessione su ruolo e forme del lavoro nelle grandi utopie della modernità, da quelle preindustriali a quelle politiche e sociali dell’800. Con Locke, Hobbes e Rousseau propone una lettura del lavoro come luogo di conflitto,formazione e riscatto, strumento della Provvidenza, ma anche occasione di solidarietà, nella prospettiva della Social catena di Leopardi.

TERZO VOLUME. Si attraversa tutto il ’900, dal lavoro celebrato nelle Esposizioni Universali ai “lavoretti” dei nostri tempi, dalla produzione tayloristica a quella immateriale, da Zola agli “scrittori precari”, passando per occupazioni delle fabbriche e bonifiche di regime, “lavoro coatto” dei deportati in Germania e lotta contro la nocività, richiamando l’utopia comunitaria di Olivetti, la “letteratura industriale” e la fine della fabbrica de Il capolavoro di Luigi Davì».

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