Il libro di Mattia Ringozzi prende in esame il pensiero e l'azione di Luigi Campolonghi (1876-1944), figura di spicco dell'emigrazione economica e politica italiana in Francia.
Lo studio della vicenda di Campolonghi all'interno dell'ambiente dell'emigrazione, dalla fine del XIX secolo alla seconda guerra mondiale, permette di comprendere l'emergere e l'affermarsi di una forma di lotta alternativa contro il regime fascista; figura centrale delle reti intellettuali e politiche franco-italiane, Campolonghi fu portatore di un socialismo sincretico, democratico e riformista.
Attraverso la sua attività giornalistica, Campolonghi mirava in particolare a diffondere una vera e propria “pedagogia civile” per favorire l'integrazione dei lavoratori italiani in Francia. Il suo obiettivo era quello di dare voce alla povertà morale e materiale delle classi subalterne, ai “vinti”, portatori del dolore della sconfitta e della dignità di una vita appassionata, vissuta senza mai abbassare la testa.
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