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Tante braccia per il Reich: 

Lavoratori italiani nella Germania nazista 1938-1945

 

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La mostra online è dedicata alle italiane ed agli italiani utilizzati come manodopera, in diverse forme, nell'economia di guerra della Germania nazista dal 1938 al 1945. Gli italiani deportati e obbligati a lavorare per il regime nazista cui la mostra vuole rendere tributo furono un milione e duecentomila. Accanto a 400.000 che andarono oltre Brennero dal 1938 al 1942 e rimpatriarono prima della crisi, i quali erano relativamente liberi, pagati ragionevolmente bene e potevano inviare denaro alle famiglie, c’erano infatti i 100.000 che pur partiti prima restarono bloccati in territorio tedesco, altri centomila che, arruolati prevalentemente con la forza, partirono tra l’ottobre 1943 e il marzo 1945, eppoi i 650.000 militari caduti prigionieri della Wehrmacht subito dopo l’8 settembre ed immediatamente utilizzati, tutti tranne gli ufficiali, come manodopera, ed infine i deportati nel sistema concentrazionario SS, sia perché considerati oppositori da occupanti e salodiani, sia perché ebrei.

 

Embedded video: Video introduttivo di "Tante braccia per il Reich", ANRP, YouTube (caricato da ANRP)

La mostra virtuale ha diverse sezioni, basate sulle biografie e sui territori; è anche disponibile una ricca bibliografia sul tema. 

Sul canale Youtube dell'Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia (ANRP) sono presenti interventi che parlano di come fosse incentivato il lavoro verso l'area tedesca (1938-1943) finché l’alleanza era parsa tra pari, e di come con la crisi dell’estate 1943 (caduta di Mussolini il 25 luglio, armistizio tra il governo Badoglio e gli alleati occidentali l’8 settembre), l’Italia divenne un “alleato occupato”. A questo punto le condizioni delle italiane e degli italiani che erano ancora in Germania (100.000, sui 500.000 che vi erano andati nel quinquennio) peggiorarono, e le modalità di reclutamento da parte dell’occupante tedesco, coadiuvato dal regime di Salò, virarono sempre di più verso le forme coattive in precedenza utilizzate nell’Europa centrorientale, in particolare nelle zone occupate dell’URSS.

 

Embedded video: Sonia Residori e Toni Rovatti parlano della precettazione dei lavoratori in area veneta e appenninica, AAMOD, YouTube (caricato da AAMOD)


Alla mostra si affianca il portale biografico che allo stato (il portale è in sviluppo) contiene le biografie di oltre 16.000 lavoratrici e lavoratori italiani in Germania nel periodo indicato. A breve le biografie disponibili saliranno a 34.000.

Per una consultazione di carattere generale, si devono mettere due asterischi nel campo "cognome" = ** e poi compilare i campi che servono. Ovviamente se vengono utilizzati dati presenti nel portale il portale va citato come fonte. Mostra e portale sono il frutto del lavoro di ricerca portato avanti dal gruppo di studio che coordino presso l'ANRP, nel quadro delle iniziative finanziate dal Fondo italotedesco per il futuro. 


 

I testi sono tratti e rielaborati dal sito https://tantebracciaperilreich.eu/.