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CFP Temporalità del notturno (scadenza 30 settembre 2022)

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La rivista "Temporalités" vuole pubblicare un numero monografico sul tema del notturno, ovvero su come la notte sia stata progressivamente "colonizzata" dalle attività umane. Le questioni legate al lavoro notturno ricopriranno un ruolo centrale

Pubblichiamo di seguito un estratto dell'appello che può essere letto integralmente in lingua originale seguendo questo collegamento.


Numero coordinato da Véronique Marchand (Università di Lille, CLERSÉ) e Mélanie Roussel (Università di Lille, CLERSÉ)


Questo dossier si interrogherà esplicitamente sulla dimensione della notte che di solito viene dimenticata o relegata in secondo piano in molti lavori di ricerca. Il campo di ricerca dei Night Studies è emerso solo di recente, negli anni 2010, riunendo storici, geografi, urbanisti, sociologi, antropologi, filosofi, economisti, biologi, specialisti della cultura e della comunicazione, scienziati politici, architetti, artisti e operatori del settore.

La progressiva colonizzazione della notte da parte dell'uomo (Melbin, 1978; Gwiazdzinski, 2017) crea nuovi spazi per il lavoro e il tempo libero. È dalla seconda metà degli anni Novanta che la notte urbana, soprattutto nel centro cittadino, emerge nei dibattiti scientifici sulla città contemporanea attraverso il concetto di economia notturna, la Night-Time-Economy (NTE). L'NTE, che riunisce le attività economiche che si svolgono nelle ore serali e notturne, nasce dalla volontà politica delle città del nord dell'Inghilterra di creare uno spazio urbano più adatto alle pratiche e agli usi ricreativi dei giovani.

Eppure il lavoro serale, notturno, è ancora nella maggior parte dei Paesi dell'UE - per parlare solo dell'UE - un'eccezione alla legge o alle convenzioni (Eurostat 2016). Tuttavia, il lavoro notturno è oggi al centro di problemi economici reali, soprattutto nelle aree urbane. A partire dagli anni Duemila, la letteratura scientifica sul "notturno" e sulle politiche per la notte ha continuato a crescere (cfr. Collectif CANDELA, 2017; Guérin, Hernandez, Montandon, 2018), permettendoci di capire meglio come viene abitata la notte, come viene amministrata e come può essere governata, sia in città che in campagna. È questa prima dimensione che questo dossier vuole affrontare.

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Il lavoro di notte

Questo dossier si occuperà anche del lavoro e delle sue temporalità. Vogliamo infatti sottolineare il lavoro sulle condizioni di lavoro e di occupazione e sulla formazione di questi attori dell'economia notturna, troppo spesso assenti dalla letteratura, ma senza i quali quest'ultima non potrebbe esistere. Cerchiamo contributi sulle attività di sicurezza, di assistenza, di commercio, di trasporto e su quelle legate al turismo "notturno", quelle che si svolgono nei bar, nei ristoranti, negli spazi culturali, nelle scene musicali, nei cabaret, nei caffè-concerto, nei night-club, nonché quelle che flirtano con la notte per cogliere appieno le singolarità o meno del lavoro notturno, come i brocanteurs/brocanteuses, i contadini e i panettieri che iniziano nelle prime ore del mattino quando molti dormono ancora... I professionisti che lavorano di notte o che flirtano con essa interagiscono allo stesso modo durante il giorno, all'alba, al tramonto e di notte? Ciò consentirà di mettere in discussione le categorie amministrative e giuridiche di "lavoro notturno" e "lavoro serale", che differiscono da un Paese all'altro, nonché le principali indagini sull'occupazione e sul lavoro, come l'indagine sulle condizioni di lavoro. Inoltre, il "lavoro serale" e il "lavoro notturno" sono distinti dal tempo umano che, come ricorda Claude Javeau, è composto da tempo cosmico (o "fisico"), biologico, sociale e psichico (2003) e quindi varia in base alla stagionalità e alla geografia. L'indagine Emploi du temps, da parte sua, sarà anche in grado di fornire dati rilevanti quantificando la vita quotidiana e, quindi, le ore notturne.

Sarà anche un'occasione per analizzare i confini tra notte e giorno, tra lavoro e non lavoro, quelli di oggi e quelli di ieri. Esiste una continuità o una rottura tra la notte e il giorno? L'alba, l'aurora e il tramonto sono spazi e tempi di passaggio diversi o intermedi? Cambiano lavoro? Come influiscono sull'articolazione della vita privata e professionale? La "diurnizzazione" della notte è accelerata dalla tecnologia digitale? Come è possibile che ciò avvenga? Se il fenomeno del "diurno" riguarda soprattutto le aree urbane, che dire delle aree rurali?

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Presentazione di bozze di articoli

Gli autori devono inviare la loro proposta di articolo alle coordinatrici del numero, Véronique Marchand (veronique.marchand@univ-lille.fr) e Mélanie Roussel (melanie.roussel@univ-lille.fr), con una copia alla segreteria editoriale della rivista (temporalites@revues.org).

La proposta, composta da un titolo e da un riassunto di una pagina in francese o in inglese dell'articolo proposto (5.000 caratteri al massimo), nonché dal nome, dai recapiti e dall'affiliazione istituzionale dell'autore, è attesa entro il 30 settembre 2022.


Programma di riepilogo e scadenze

Ricezione delle proposte (abstract di massimo 5.000 caratteri): 30 settembre 2022
Risposta dei coordinatori: ottobre 2022
Ricezione degli elaborati (massimo 50.000 caratteri): gennaio 2023
Restituzione dei commenti dei revisori: marzo 2023
Versione rivista: aprile 2023
Uscita: giugno 2023

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