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CFP Intermediari nelle migrazioni (scadenza 1° settembre 2022)

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La Revue Européenne des Migrations Internationales lancia un appello per il numero monografico consacrato alle figure degli intermediari nelle migrazioni internazionali

La retorica politica e mediatica in Europa e in Nord America tende a ridurre la categoria degli intermediari nei movimenti migratori a quella di "contrabbandieri o trafficanti, inevitabilmente descritti come avidi e senza scrupoli" (Dubet, 2018). Questa figura, descritta come malvagia, rimane relativamente vaga e riduttiva. D'altra parte, partecipa a legittimare - dietro le loro controparti che sono il discorso e l'azione umanitaria (Brunet-Jailly, 2007) - politiche repressive e restrittive nei confronti dei migranti, che mobilitano diverse risorse, reti e strategie per muoversi nonostante questo contesto, spesso correndo sempre più rischi. Questa lettura, che fa della questione migratoria una questione umanitaria e di sicurezza, e di fatto una crisi da risolvere (Leconte et al., 2019), in particolare attraverso l'erezione di nuovi campi, nuove barriere e l'uso di nuove tecnologie di controllo, oscura inevitabilmente la diversità degli attori coinvolti nella "globalizzazione migratoria" (Simon, 2008). La complessità dei loro ruoli, interessi e azioni viene elusa, anche se attraversa molte istituzioni, compresi gli Stati stessi. Infatti, lo Stato contribuisce, attraverso le politiche messe in campo e i trattati firmati, a volte a scapito del diritto internazionale, a fini di controllo e repressione, ma anche di gestione e supervisione della forza lavoro, all'emergere di una miriade di attori essenziali sia per il movimento che per l'insediamento.

In questo contesto, l'uso di intermediari nella migrazione, pur non essendo nuovo, è diventato sempre più importante negli ultimi trent'anni (Jones et al., 2017; Xiang e Lindquist, 2014). Soprattutto in Asia, un numero crescente di persone ha bisogno di ricorrere ai servizi di intermediari retribuiti per migrare (Lindquist e Xiang, 2019; Spaan, 1994). Le ragioni sono molteplici. In primo luogo, è legato all'inasprimento delle politiche migratorie che, attraverso processi di filtraggio, controllo e persino chiusura, rendono sempre più difficile attraversare le frontiere (Ayalew et al., 2018; Spener, 2004), contribuendo a una "divisione del mondo" (Rosière, 2020). È poi concomitante la crescente privatizzazione della gestione della migrazione (Gammeltoft-Hansen e Sorensen, 2013), a sua volta inserita in un contesto neoliberale più globale che genera una "industria della migrazione" (Hernández-León, 2012). Queste dinamiche producono, in ultima analisi, una domanda strutturale di intermediari: da un lato, gli Stati che subappaltano l'organizzazione e la repressione del movimento, dall'altro, le persone che desiderano migrare che sono collegate ad altri intermediari per facilitare l'attraversamento delle frontiere (Faist, 2014).

Sebbene la questione degli intermediari sia ormai cruciale per una migliore comprensione delle migrazioni internazionali contemporanee, la letteratura sull'argomento è in gran parte anglofona e gli studi francofoni rimangono scarsi e poco approfonditi. Per questo motivo, il REMI ha proposto una prima riflessione sull'argomento attraverso l'articolo di Linquist e Xiang (2019), ma ad oggi nessuna rivista francofona ha affrontato specificamente questo tema. L'obiettivo di questo numero tematico sarà quindi quello di riunire i testi incentrati sulla figura degli intermediari per coglierne sia gli ancoraggi teorici che i progressi empirici.

[clicca qui per leggere la versione completa dell'appello]


Linee guida per la presentazione

Le proposte di articoli devono essere redatte in francese o in inglese e devono includere l'affiliazione dell'autore, un titolo e un abstract (1.000 caratteri spazi inclusi). Possono provenire da diverse discipline delle scienze sociali e devono essere inviate a assaf.dahdah@cnrs.fr, kevin.mary@univ-perp.fr e olivier.clochard@univ-poitiers.fr
entro il 1° settembre 2022.

Gli articoli possono essere redatti in francese, inglese o spagnolo.

I testi devono essere conformi allo stile della casa editrice (https://journals.openedition.org/remi/5848).


Contatti

remi@univ-poitiers.fr


Calendario

    Inizio del bando: 15 giugno 2022
    Scadenza per l'invio degli abstract: 1 settembre 2022
    Decisione: 30 settembre 2022
    Termine ultimo per l'invio degli articoli nella loro prima versione: 1 dicembre 2022
    Termine ultimo per l'invio degli articoli nella loro versione definitiva: 1 maggio 2023
    Pubblicazione: Settembre 2023


Coordinamento scientifico

    Dahdah Assaf (geografa, ricercatrice presso il CNRS, UMR ART-Dev, Montpellier)
    Mary Kevin (geografa, docente presso l'Università di Perpignan, Via Domitia e UMR CNRS ART-Dev e membro dell'Institut Convergences Migrations)
    Clochard Olivier (geografo, ricercatore, UMR Migrinter (CNRS/Università di Poitiers) e membro dell'Institut Convergences Migrations, membro della Revue Européenne des Migrations Internationales)

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