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Bando di dottorato sul welfare aziendale in Ansaldo (scadenza 28 settembre)

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Il Dottorato in Storia, Storia dell'Arte e Archeologia dell'Università di Genova, nell'ambito di una convenzione tra il Dafist (Dipartimento Antichità, Filosofia e Storia) e la Fondazione Ansaldo, mette a bando una borsa di dottorato, su un progetto dal titolo "L'evoluzione del welfare aziendale quale strategia per lo sviluppo della 'corporate identity': il caso Ansaldo".

La scadenza del bando è entro le ore 12.00 del 28/09/2021.

Per partecipare, invitiamo a recarsi sulla pagina dedicata ai dottorato del sito dell'Università di Genova: https://unige.it/usg/it/dottorati-di-ricerca

Riportiamo per completezza di informazione, le linee di ricerca alla base di questo dottorato, che potete trovare cluccando su questo link.

 

Linee di ricerca

La consapevolezza che l’impresa rappresenti anche un’istituzione sociale, oltre che economica, è oramai acquisita. Adriano Olivetti con parole semplici e stringate l’aveva per
primo così teorizzata: “... l’impresa non può guardare solo all'indice dei profitti, deve distribuire ricchezza, cultura, servizi, democrazia. ...”. Ben prima comunque, popolazioni aziendali e territori dove le imprese operavano furono gli ambiti iniziali verso i quali indirizzare le iniziative di welfare, contribuendo alla costruzione di quella Corporate Identity che andava oltre la dimensione industriale e di mercato dell’impresa stessa.

La ricerca indagherà quindi sull’evoluzione del welfare aziendale quale strategia per lo sviluppo della Corporate Identity. Avrà una durata complessiva di tre anni e sarà così articolata:

1) Nel corso del primo anno saranno presi in esame documenti e materiali relativi al primo
periodo della storia Ansaldo, anni durante i quali la società è stata proprietà delle famiglie
Bombrini e Perrone, dalla costituzione (1853) fino al crollo della Banca Italiana di Sconto e
all’allontanamento dall’azienda dei Perrone accusati di sovraprofitti di guerra (1922).
In questa fase verranno studiate le misure di welfare aziendale adottate dalla società e come
queste abbiano contributo, attraverso scelte comunicative mirate, allo sviluppo di
un’immagine pubblica Ansaldo, dalle primitive forme di «paternalismo» imprenditoriale di
fine Ottocento fino ai primi provvedimenti in favore del lavoro femminile negli anni del
primo conflitto mondiale.
In particolare saranno prese in esame le opere di beneficenza a favore della collettività; le
iniziative volte a formare le maestranze (scuola serale per operai di Giovanni Ansaldo); la
costituzione di casse mutue operaie all’interno degli Stabilimenti ed il loro rapporto con la
dirigenza; e le misure per incentivare l’inserimento di manodopera femminile nelle fabbriche
(e come questa abbia indirettamente limitato l’utilizzo della manodopera infantile).
Archivi di riferimento: G.B. Ansaldo, Bombrini, Perrone

2) Nel corso del secondo anno saranno prese in esame le scelte aziendali Ansaldo dagli anni
Venti fino alla prima metà degli anni Sessanta, che portarono all’attuazione di piani organici
a sostegno dei lavoratori tra la prima e la seconda metà del Novecento (costituzione di una
scuola apprendisti, istituzione di un ente interno preposto all’assistenza sociale, adesione al
piano INA Casa per la costruzione di alloggi per i dipendenti, asili e colonie estive per i figli
dei dipendenti, riviste aziendali ed eventi del dopolavoro).
Per quanto riguarda gli anni Cinquanta e Sessanta interessante risulta il confronto con le società Cornigliano e Ilva Italsider, di cui la Fondazione Ansaldo ha acquisito l’archivio storico: a partire dal 1949 le società Cornigliano e Ilva Alti Forni e Acciaierie d’Italia, incorporate nel 1961 nella neo costituita Italsider, aderiscono massicciamente al Piano Fanfani per l’edilizia popolare, meglio noto come Piano INA Casa, e incrementano notevolmente le misure a favore delle famiglie dei propri dipendenti, avviando contestualmente un programma di rinnovamento dell’immagine aziendale che culminerà negli anni Sessanta con la pubblicazione degli house organs bimestrali «Cornigliano» e «Rivista Italsider». Le due riviste, nate con chiari intenti formativi ed educativi, ed ispirate apertamente a «Civiltà delle Macchine», vantavano la partecipazione di artisti e illustratori del calibro di Eugenio Carmi, Flavio Costantini, Kurt Blum e Riccardo Manzi.

Archivi di riferimento: Ansaldo, Ilva Italsider, Riviste storiche

3) L’ultimo anno sarà dedicato allo studio delle misure Ansaldo in favore dei lavoratori dalla
seconda metà degli anni Sessanta fino ai primi anni Ottanta, oltre che alla stesura della tesi e
alla disseminazione dei suoi primi risultati.

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