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CFP Partecipazione e rappresentazione: una storia d'amore democratica? (scadenza 10 febbraio 2024)

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La conferenza si svolgerà a Bonn i giorni 13 e 14 giugno 2024 presso la fondazione Friedrich Ebert per sviluppare idee che confluiranno nel 65° volume della rivista Archiv für Sozialgeschichte

Le democrazie moderne sono caratterizzate da una tensione fondamentale: da un lato, promettono di realizzare il governo del "popolo", cioè l'esercizio del potere da parte dei molti, attraverso la più ampia partecipazione politica e sociale possibile, e su questo basano la loro legittimità. D'altra parte, anche se si impegnano in una concezione partecipativa della democrazia, non possono evitare di delegare il governo dei molti a rappresentanti che rappresentano un gruppo o un partito: i molti hanno quindi solo il potere di votare per i loro rappresentanti alle elezioni o su specifiche questioni politiche nei referendum. Il sistema rappresentativo è stato quindi ripetutamente criticato, se non condannato, per la sua mancanza di partecipazione. La sperimentazione di consigli cittadini (consultivi) attualmente in corso in diversi Paesi, anche a livello subnazionale e sovranazionale, è una risposta all'attuale richiesta di ulteriori forme di partecipazione nella democrazia rappresentativa. Inoltre, da tempo gli attori extraparlamentari si chiedono chi sia effettivamente rappresentato, che aspetto abbia la "rappresentanza" di determinati gruppi. Non si tratta di una domanda nuova nella storia della democrazia, ma è stata discussa con crescente intensità negli ultimi 20 anni - anche, ad esempio, in relazione alla prospettiva di una perdita di fiducia.

In occasione del 75° anniversario della Legge fondamentale e della Repubblica Federale Tedesca, vorremmo cogliere l'occasione per fare un bilancio sistematico del rapporto (teso) tra rappresentanza e partecipazione e della loro complementarietà. Che ruolo hanno avuto le proteste sociali o politiche, cioè le pratiche di partecipazione non rappresentative, nell'emergere delle moderne forme democratiche di rappresentanza? Quanto sono specifici i problemi di legittimazione della rappresentanza politica per i sistemi democratici e le loro promesse di partecipazione rispetto alle dittature che hanno sviluppato forme autoritarie e plebiscitarie di partecipazione politica dei molti? Come si può descrivere concretamente la qualità delle relazioni di rappresentanza nelle repubbliche organizzate democraticamente e distinguerle da quelle delle monarchie (costituzionali), ad esempio? In che modo le relazioni democratiche di rappresentanza si sono differenziate a seconda del tempo, della regione, dell'orientamento ideologico e del quadro istituzionale, e quali concezioni e problemi di partecipazione specifici o universali sono stati associati ad esse? Quali classi sociali hanno partecipato in che misura, chi è stato escluso e che ruolo hanno avuto i ruoli di genere e l'etnia nello sviluppo di forme democratiche di partecipazione?

Come ha funzionato esattamente la partecipazione (simbolica, consultiva, decisiva) e come è stata rappresentata? In che modo la partecipazione era ed è specificamente limitata e ristretta dalla rappresentanza; quali processi di cambiamento possono essere identificati a questo proposito? E infine: quali nozioni - in senso culturale-sociologico - di partecipazione e rappresentanza politica, di "popolo" o base partitica, di rappresentanti e leader politici caratterizzano la storia della modernità? Queste domande mirano non da ultimo a far luce sulla storicità di termini, concetti e pratiche nelle società democratiche moderne.

Per il 65° volume dell'Archiv für Sozialgeschichte cerchiamo contributi che affrontino queste domande, concentrandosi sul rapporto tra partecipazione e rappresentanza nella modernità e discutendole in modo comparativo o sulla base di un caso specifico. L'interesse è rivolto al periodo che va dalla fine del XVIII secolo a oggi, con prospettive storiche europee e globali e interdisciplinari esplicitamente incoraggiate.


La Fondazione Friedrich Ebert ospiterà una conferenza a Bonn il 13 e 14 giugno 2024 per sviluppare idee, argomenti e domande per contributi sul tema dell'Archiv für Sozialgeschichte 65 (2025) come sopra indicato. Invitiamo tutti gli interessati a presentare proposte a afs@fes.de entro il 10 febbraio 2024. Le proposte non devono superare i 3.000 caratteri e, come gli articoli e i testi successivi, possono essere presentati in tedesco o in inglese. Gli articoli successivamente selezionati dai curatori per essere inseriti nel volume dovranno essere di circa 60.000 caratteri (note a piè di pagina incluse) e dovranno essere completati entro il 31 dicembre 2024.
 


Contatti

Philipp Kufferath
afs@fes.de

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