ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO, PRODUTTIVITÀ E RAPPRESENTANZA DI FRONTE

ALLE SFIDE DELLA TRASFORMAZIONE INDUSTRIALE

Troppo spesso il dibattito pubblico e accademico si è concentrato soltanto su una forma di flessibilità del lavoro, quella legata alla diminuzione delle tutele legali a protezione dei lavoratori, presentata come unica via per diminuire la disoccupazione e favorire l’ingresso nel mercato del lavoro categorie deboli come i giovani e le donne. Molto minore attenzione è stata dedicata ad un altro tipo di flessibilità, quella teorizzata della "lean production", basata sull’innovazione organizzativa, maggiormente capace di favorire allo stesso tempo incrementi della produttività, miglioramenti delle condizioni di lavoro e una maggiore remunerazione dei lavoratori. Per un paese come l’Italia, che vede in difficoltà molti dei suoi sistemi manifatturieri ed sempre più minacciato dallo spettro della jobless society, la lezione della “buona flessibilità” non può essere ignorata.

Ne discutono venerdì 6 novembre, ore 14.30, in Fondazione Giangiacomo Feltrinelli (via Romagnosi, 3, Milano).

 ANDREA SIGNORETTI – Università di Brescia, autore di Fabbriche globali. Un confronto fra Torino e Detroit

 ROBERTO ROMANO ‐ Ricercatore dell'Ufficio Studi della CGIL Lombardia

 MARIO PERUGINI ‐ Ricercatore Spazio Lavoro