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Giornate di studio “Les acteurs ruraux des échanges et la commercialisation des campagnes dans l’Europe” (Evry-Courcouronnes, 8 – 9 giugno 2023)

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Dalla fine del Trecento a quella del Settecento l'economia europea conobbe, oltre le fasi di crescita e di recessione, e con dimensioni e ritmi diversi a seconda delle regioni, una tendenza di lungo periodo verso la "commercializzazione". Quindi, se non un'economia di mercato – vale a dire un sistema di allocazione di beni, servizi, forza lavoro e capitale basato in gran parte su scambi commerciali con operatori esterni al gruppo domestico – almeno un'economia di mercato, in cui l'autoproduzione e i trasferimenti diretti tra le famiglie erano legati a relazioni economiche di tipo di mercato. Poiché le campagne rappresentavano almeno i nove decimi della popolazione europea prima della rivoluzione industriale, il grado, la natura, le forme e le modalità di partecipazione delle aree rurali a queste dinamiche di commercializzazione delle economie sono di importanza decisiva per comprendere i cambiamenti complessivi.

Mentre molte popolazioni rurali vendevano i loro prodotti e ne acquistavano altri direttamente nelle fiere e nei mercati vicini alle loro case, l'estensione delle relazioni commerciali ha probabilmente favorito la crescita a lungo termine nelle campagne di gruppi di attori dedicati specificamente a facilitare e coordinare gli scambi. La diversità di questi operatori commerciali era grande e il loro coinvolgimento negli scambi di mercato variava di portata: un certo numero di essi era quindi senza dubbio lavoratori poliattivi, il cui investimento nel commercio di merci era solo temporaneo o reversibile. Sono comunque documentate forme di alta specializzazione: per alcuni attori rurali del commercio, il commercio era l'attività principale, se non l'unica.

Emergono diverse serie di domande, che saranno affrontate dai partecipanti nei loro interventi e durante le discussioni: il grado di coinvolgimento degli operatori di scambio nelle attività di mercato; gli ambienti sociali ei gruppi professionali da cui sono stati reclutati gli operatori rurali di scambio; il volume d'affari di questi commercianti e le risorse che hanno impiegato per svolgere le loro attività; il numero di questi commercianti nei villaggi e l'evoluzione della loro presenza nel corso dei secoli; le tipologie di beni venduti; le aree di attività di questi commercianti; gradienti e differenziali interregionali e intraregionali nella dotazione di mercato delle aree rurali.

In allegato il programma delle due giornate

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