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Household Workers Unite

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Un libro che ambisce a raccontare «the Untold Story of African American Women Who Built a Movement», in un arco tra gli anni 1950 e gli anni 1970, e a smontare il mito del lavoro domestico come un settore "non organizzabile" (diffuso anche nel movimento sindacale tradizionale): esso ha visto, al contrario, un originale attivismo di labor organizers capaci di reclamare il riconoscimento legale della professione, di inventare strategie e dispiegarle in manifestazioni in strada, di stringere alleanze con i movimenti per i diritti dei neri e delle donne. “We refuse to be your mammies, nannies, aunties, uncles, girls, handmaidens any longer.”

Premilla Nadasen, già autrice di Welfare Warriors: The Welfare Rights Movement in the United States (Routledge 2004), insegna storia presso il Barnard College, Columbia University, e collabora con le organizzazioni per i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori domestici; a questo indirizzo un suo intervento sul blog della Beacon Press: www.beaconbroadside.com/broadside/2015/09/striking-down-the-nostalgia-for-mammy-black-women-and-labor-activism.html.

 

Premilla Nadasen, Household Workers Unite. The Untold Story of African American Women Who Built a Movement, Beacon Press 2015, 256 pagine.

“Here at last is the story that finally positions black domestic workers at the center of mid-twentieth-century civil rights and anti-racist movement history. In the process of fighting for their rights as citizen-workers, the women whose phenomenal lives are explored in Household Workers Unite forged a legacy that deeply informs our social justice struggles today.”— Angela Davis

 

A questo indirizzo un'intervista all'autrice per Jacobin Magazine: www.jacobinmag.com/2015/11/premilla-nadasen-domestic-workers-alliance-feminism-labor-unions/

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