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Sven Beckert, L'Impero del cotone da Marco Polo a Walmart

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E' uscita la traduzione italiana di Empire of cotton, il libro di Sven Beckert vincitore del Bankroft Prize e citato tra i migliori e più coerenti esempi di "storia globale": un'etichetta che rischia di essere una mera moda quando non venga sostanziata, come in questo caso, di storia sociale e storia della tecnologia, e sostenuta da una ricerca negli archivi di mezzo mondo.

Il sottotitolo inglese recitava A new history of global capitalism: non solo, cioè, la storia - da Marco Polo a Walmart, ma concentrandosi sull'arco tra rivoluzione industriale inglese e guerra civile americana - di un prodotto e delle reti commerciali su cui esso ha viaggiato, ma anche quella di una secolare trasformazione dei rapporti di produzione, di inclusione - per via commerciale e armata - di terre e lavoratori nei rapporti di produzione di tipo capitalistico: schiavi negli Stati Uniti, contadini in Egitto, operai in Inghilterra sono i protagonisti di questa storia globale che si. Così vengono presi in considerazione e riletti diversi fenomeni e processi storici, tra cui il rapporto tra Stati e industria.

 

A questo indirizzo la recensione di Francesco Benigno sul manifesto:

www.stmoderna.it/Rassegna-Stampa/DettagliQuotidiani.aspx

e qui quella di Adam Hochschild sul New York Times:

www.nytimes.com/2015/01/04/books/review/empire-of-cotton-by-sven-beckert.html

 

Sven Becker, già autore di The Monied Metropolis. New York City and the Consolidation of American Bourgeoisie (2001) e di saggi sul lavoro schiavile negli Stati Uniti, insegna storia degli Stati Uniti all'università di Harvard. L'impero del cotone. Una storia globale, Einaudi, Torino 2016, pagg. xxx-610 (1a ed. Knopf, New York 2014)

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