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La storia del lavoro in Argentina

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Il risveglio nell’ultimo decennio degli studi di storia del lavoro cui si è assistito in Italia con la fondazione della Sislav e nel contesto europeo con la costituzione del European Labour History Network (2013) non riguarda solo i paesi dell’Europa occidentale. L’America latina e l’Argentina in particolare hanno da tempo, specie dopo la fine delle dittature militari degli anni Settanta-Ottanta, rinvigorito il loro interesse per le ricerche dedicate alla storia del lavoro e del movimento operaio. È in questo contesto che da qualche anno a Buenos Aires si pubblica l’esplicativa rivista «Archivos de historia del movimiento obrero y la izquierda». Alla pubblicazione, arrivata al suo sesto anno di vita e nono numero, si è affiancato dall’anno scorso un «Centro de Estudios Históricos de los Trabajadores y las Izquierdas–Cheti» che raccoglie ricercatori argentini e latinoamericani attualmente impegnati in progetti di ricerca sulla storia del lavoro. Sono innumerevoli i gruppi di ricerca, ad esempio quello dedicato alla «Historia del movimiento obrero» dell’Istituto “Gino Germani” dell’Università di Buenos Aires, che coltivano un interesse per la storia e la teoria sul movimiento obrero. È proprio al Germani che appartiene il sociologo Augustín Santella, da anni impegnato in una ricerca sul conflitto industriale nell’industria dell’auto argentina negli anni Novanta. Esce dunque per i tipi di Brill la sua tesi dottorale dal titolo Labour Conflict and Capitalist Hegemony in Argentina: The Case of the Automobile Industry, 1990-2007

Partendo da una chiara ottica marxista Santella analizza le dinamiche del conflitto e dell’”egemonia industriale” in uno scenario, quello dell’industria multinazionale dell’auto in Argentina, contraddistinto da un alto livello di specializzazione tecnica e di conflittualità, cui spesso è corrisposto un alto grado di “burocratizzazione” delle strutture di rappresentanza sindacale. 

Il libro analizza nei primi capitoli il dibattito attorno alla questione dell’egemonia, concentrandosi sul lavoro di Marx ed Engels per poi approdare ad una interessante disanima della teoria gramsciana nella prospettiva dell’analisi dell’organizzazione sindacale. Nella seconda parte del volume l’Autore affianca all’analisi teorica la problematizzazione di un doppio caso di studio; quello dai sindacati presenti in Fiat e Ford. In generale l’analisi del sindacalismo si alterna alla ricostruzione delle vicissitudini storiche degli ultimi vent’anni in Argentina, pur non ignorando una dimensione storica più amplia. Alla storia e all’analisi del sindacalismo si affianca anche una certa attenzione per lo studio delle pratiche, la più famosa quella dei piqueteros, proprie della protesta sociale in contesti di crisi. L’ultimo capitolo è emblematicamente dedicato a Hegemonic Despotism and Labor Relations in the Automobile Sector.  

L’analisi delle dinamiche di una tipica economia di semi-dipendenza, oggi calate una volta di più in un contesto globale, fanno del lavoro di Santella un’utile bussola per cominciare a orientarsi nel complesso mondo sindacale argentino in perenne tensione fra peronismo e socialismo. Un utile strumento per poter avvicinarsi allo studio della conflittualità sociale in America latina.

Augustin Santella, Labor Conflict and Capitalist Hegemony in Argentina. The Case of the Automobile Industry, 1990-2007, Brill 2016, vol. 89 della serie, «Studies in Critical Social Sciences», 237 pp. 

Scheda a cura di Camillo Robertini.

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