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Fiat Concord

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'Capitalisti italiani, classe operaia e militari in Argentina 1964-80'. Camillo Robertini esplora questa Italia in Argentina, industriale verticale, e si concentra sulla fabbrica Fiat a El Palomar (nell'area di Buenos Aires).

«Non è soltanto la vecchia Italia, sempre orizzontale, delle estancias innaffiate dal sudore dei nostri migranti - scriveva nel 1955 il Corriere, all'indomani della visita di Gronchi - ora c'è in Argentina anche un'Italia industriale e verticale, l'Italia delle fabbriche delle acciaierie, delle ciminiere, degli altiforni, delle raffinerie di petrolio, l'Italia della Viannini, della Fiat, della Dalmine, della Necchi, della Cinzano, della Pirelli, della Olivetti, l'Italia verticale della pampa.» 

Camillo Robertini esplora questa Italia in Argentina, industriale verticale, e si concentra sulla fabbrica Fiat a El Palomar (nell'area di Buenos Aires), vanitosa protagonista del desarrollo e luogo in cui si aggrumavano, e rivelavano, le sue contraddizioni. Alternando le voci degli archivi con quelle dei testimoni, il libro racconta la storia della fabbrica e dei suoi lavoratori: emergono così, tra l'altro, il sostegno delle grandi imprese multinazionali alle dittature militari - e Aurelio Peccei, l'antifascista italiano a capo della Fiat in Argentina, non fa eccezione - e al consenso di ampie parti della classe operaia all'autoritarismo in fabbrica e fuori.

Camillo Robertini, Quando la Fiat parlava argentino. Una fabbrica italiana e i suoi operai nella Buenos Aires dei militari (1964-1980), Le Monnier 2019, VIII-272 pp.

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