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Storia del lavoro e conflitto sociale: uno sguardo all'ultimo numero di «Italia Contemporanea»

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L'ultimo numero di «Italia Contemporanea» (n.292, 2/2020) presenta alcuni contributi importanti per gli studiosi della Storia del lavoro e del conflitto sociale.

L'ultimo numero di «Italia Contemporanea» (n.292, 2/2020) presenta alcuni contributi importanti per gli studiosi della Storia del lavoro e del conflitto sociale. In particolare, risultano degne di nota due interessanti analisi - a cura di Stefano Gallo (Ripensare la storia del lavoro: donne e precarietà nell'Italia contemporanea) e di Anna Frisone (Il lavoro delle donne dai margini al centro: una nuova prospettiva per la storia del lavoro in Italia) - attorno ai recenti volumi di Alessandra Pescarolo (Il lavoro nelle donne nell'Italia contemporanea, Viella, Roma 2019) e di Eloisa Betti (Precari e precarie: una storia dell'Italia repubblicana, Carocci, Roma 2019). Uno spazio importante è occupato poi dai saggi di Gilda Zazzara e di Valerio Caruso, incentrati sulle politiche di deindustrializzazione e delocalizzazione italiane: la prima (Deindustrializzazione e Industrial heritage. Approcci convergenti alla memoria del passato industriale) muove da una riflessione metodologica sul rapporto tra Deindustrialization studies Heritage studies per poi convergere sul caso specifico di Porto Marghera; il secondo (Progetti di delocalizzazione industriale, strategie economiche e necessità ecologiche. L'area petroli di Napoli est nel secondo Novecento) ricostruisce invece il caso del petrolchimico partenopeo in un'ottica prospettica, focalizzando i limiti dell'area ed il graduale smantellamento del polo avviato nella seconda metà degli anni Ottanta. Uno sguardo a parte, infine, lo merita il lavoro di Bianca Maria Dematteis. Nel suo saggio, dal titolo Conflitto sociale e legittimazione della repressione nella stampa italiana del secondo dopoguerra. I casi di Portella della Ginestra, Melissa e Modena sui periodici "L'Uomo Qualunque" e "Candido", l'autrice ricostruisce le strategie narrative adottate da "L'Uomo Qualunque" e da "Candido", periodici anticomunisti e antifascisti, nella rappresentazione del conflitto sociale e della sua repressione attraverso i fatti di Portella della Ginestra, Melissa e Modena.

Qui l'indice completo del numero, che presenta nella sezione Open Access anche due intelligenti contributi di Roberto Ventresca e di Antonio Bonatesta. 

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