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"Storia del Pci in Emilia-Romagna. Welfare, lavoro, cultura, autonomie (1945-1991)"

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Segnaliamo la nuova pubblicazione della Bologna University Press, curata da Carlo De Maria.

Frutto di un’imponente ricerca sulle fonti archivistiche, il volume intende colmare un limite nella storiografia nazionale sul Partito comunista: la difficoltà a considerare e approfondire adeguatamente le espressioni territoriali. La storia del Pci emiliano-romagnolo mostra peculiarità molto nette in materia di valorizzazione delle autonomie, di riflessione sulla forma-partito e di attitudine riformista. Caratteristiche che vengono affrontate da diversi punti di vista nelle quattro parti in cui è articolato il volume – Politica e cultura, Welfare e società, Lavoro e impresa, Partiti e istituzioni – mostrando come in Emilia-Romagna i limiti del «vecchio bagaglio comunista» furono superati meglio che altrove aprendo la via, di fatto, a un modello di sviluppo socialdemocratico e riformista, che si dispiegò pienamente a partire dagli anni Sessanta, quando salì alla ribalta una nuova generazione di dirigenti. La spinta riformista del Pci emiliano-romagnolo visse il suo momento più intenso in corrispondenza del regionalismo dei primi anni Settanta, ma subì una battuta d’arresto nella seconda metà di quel decennio. A pesare furono i processi di ricentralizzazione nelle politiche pubbliche che si verificarono durante i governi di «solidarietà nazionale», nel quadro complessivo di un paese che viveva l’escalation del terrorismo. Nella società della transizione post-fordista, il Pci si trovò di fronte una realtà sociale e politica molto diversa da quella che lo aveva portato alla precedente ascesa elettorale, ma anche il rapporto del Pci con la società post-industriale va analizzato in relazione alle dinamiche territoriali e la risposta del partito in Emilia-Romagna mostra spunti di particolare interesse, che vengono qui affrontati per la prima volta con una prospettiva storica.
Il volume raccoglie saggi di: Eloisa Betti, Claudia Capelli, Carlo De Maria, Teresa Malice, Tito Menzani, Alberto Molinari, Andrea Montanari, Fabio Montella, Federico Morgagni, Laura Orlandini, Roberto Parisini.

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