Pur essendo il continente più ricco di risorse, l'Africa e i suoi popoli continuano a soffrire di fame e povertà. le condizioni dei contadini in particolare, che in alcune aree rappresentano la grande maggioranza della popolazione, appare un paradosso. Tanto da essere al centro delle attenzioni di diversi documentaristi.
Un documentario recente Amuka. Il risceglio dei contadini congolesi, a cura di Antonio Spanò. regista indipendente nato a Milano nel 1985 e recentemente premiato nel Concorso Nazionale Roberto Gavioli, si concentra sulla Repubblica Democratica del Congo. Il paese potrebbe nutrire quasi 1 persona su 2 sulla Terra, ma nella realtà 12 milioni di congolesi soffrono la fame e un congolese su due soffre di malnutrizione, nonostante gli algricoltori rappresentino il 70% della popolazione.
Trailer del documentario Amuka, link da Vimeo
Anche gli agricoltori del Mali devono combattere la carenza di cibo e sfuggire alla povertà. Il 75% della popolazione del Mali è costituita da agricoltori, ma nazioni ricche e affamate di terra come la Cina e l'Arabia Saudita stanno prendendo in affitto le terre del Mali per trasformare vaste aree in aziende agricole. Molti contadini maliani non accolgono con favore queste pratiche, vedendole come l'ennesima manifestazione dell'imperialismo. Mentre il Mali sperimenta un colpo di stato militare, gli sviluppatori sono spaventati - ma gli agricoltori del Mali possono combattere la carenza di cibo e sfuggire alla povertà da soli? Il documentario è prodotto da The Why Foundation, Danimarca, ed è parte id un più grande progetto intitolato "Why poverty?".
Documentario La Corsa Alla Terra, link a Youtube.
Al Jazeera, infine, si concentra sulla proprietà agraria in Sud Africa. La questione della terra è una questione politica controversa in Sud Africa e una delle più divise nel paese. Storicamente, la proprietà della terra nera è stata minata da decenni di espropriazione coloniale e legislazione discriminatoria sull'apartheid, misure che per molti anni hanno impedito alla maggior parte della popolazione di possedere proprietà basate esclusivamente sulla propria razza. Con la fine del governo della minoranza bianca nel 1994, il governo democratico ha promesso la restituzione della terra ed è stato messo in atto un programma. Ha seguito un modello "venditore volontario, acquirente volontario" attraverso il quale il governo ha acquistato fattorie di proprietà dei bianchi per la ridistribuzione. Tuttavia, nonostante ciò, i progressi sono stati lenti e la maggior parte dei terreni agricoli del paese è ancora di proprietà di agricoltori bianchi. Si stima che i sudafricani bianchi - che costituiscono circa il 9% della popolazione del paese - possiedano più del 70% dei terreni agricoli commerciali. I diritti di proprietà sono protetti dalla costituzione del Sudafrica, ma per dare impulso al processo di riforma agraria in fase di stallo, il governo sta ora considerando un cambiamento costituzionale che gli consentirebbe di espropriare la terra ai contadini bianchi senza pagarla.
Land expropriation through the eyes of South African farmers | Talk to Al Jazeera In The Field, link da Youtube