Iniziative SISLav e patrocini

Riguardo i recenti provvedimenti in materia archivistica

|   Iniziative SISLav

Pubblichiamo il comunicato in cui il Direttivo della SISLav esprime la sua posizione sulle Linee guida che introducono tariffe per la riproduzione e il riuso di beni conservati presso istituti e luoghi della cultura statali e la circolare sull'accesso di registri di stato civile.

La SISLav desidera esprimere la propria preoccupazione per le conseguenze che le Linee guida per la determinazione degli importi minimi dei canoni e dei corrispettivi per la concessione d’uso dei beni in consegna agli istituti e luoghi della cultura statali (DM 11 apr. 2023, n. 161 del Ministero della Cultura) possono avere in termini di valorizzazione della ricerca e sostegno all’attività scientifica soprattutto dei giovani ricercatori. In questo senso condivide le perplessità espresse dai colleghi rappresentati dalle altre associazioni di studi storici, oltre che degli archeologi, archivisti e, più in generale, dottorandi e ricercatori. Ci uniamo all’auspicio che si possa aprire un confronto con il Ministero al fine di giungere ad un ripensamento delle linee guida in questione in modo da non penalizzare il mondo scientifico, specialmente dopo gli anni della pandemia che hanno portato a crescenti difficoltà nell’accesso e nell’utilizzo dei materiali d’archivio. In merito a questa tematica segnaliamo anche il dibattito ospitato da Treccani: .

Invitiamo inoltre a firmare, come abbiamo già fatto come Società e come singoli studiosi, l’appello promosso dalla Federazione Consulte Italiane di Archeologia.

Apprendiamo poi dell’emanazione di una circolare (66/2023) del Ministero dell’Interno avente come oggetto l’Accesso generalizzato agli indici decennali dei registri dello stato civile, che riferendosi esplicitamente al “rilascio di copie degli indici decennali dei registri dello stato civile, motivate dall'intento di svolgere attività di ricerca storica sui fenomeni migratori”, ne dispone la non consultabilità. Riteniamo che questo rappresenti un’importante limitazione alla libertà di ricerca, sottraendo arbitrariamente alla disponibilità degli studiosi una fonte preziosa, che in passato ha consentito importanti studi sulle migrazioni.

Esprimiamo la nostra forte preoccupazione per gli interventi che, su diversi fronti e da parte di diversi uffici, le autorità pubbliche stanno mettendo in atto, con l’esito di una evidente penalizzazione del mondo della cultura e della ricerca, con l’auspicio che sia possibile aprire un dialogo su questioni tanto importanti per garantire e sostenere nel nostro paese una ricerca storica che non sia meramente propagandistica ma che disponendo di strumenti e fonti appropriati consenta di approfondire con rigore metodologico e scientifico i vari aspetti del nostro passato.

Il Direttivo SISLav