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Childhood and Child Labour in Industrial England: Diversity and Agency, 1750-1914

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Questo volume si propone di discutere la figura classica del bambino come vittima indifesa e "carne da cannone" della rivoluzione industriale, e di ridefinirlo come vero partecipe, anzi protagonista dei processi storici. Lo sfruttamento dell'infanzia è uno dei temi portanti sia della polemica contemporanea che della ricerca storica. Nigel Goose e Katrina Honeyman, docenti di storia economica e sociale rispettivamente nelle università di Hertfordshire e di Leeds, coordinano dodici ricercatori che cercano, attraverso una pluralità di prospettive e di risorse documentarie, di osservare in modo più ravvicinato ed equilibrato l'infanzia nel "lungo Ottocento" britannico, facendo perno sui concreti ed autonomi comportamenti dei bambini nei loro contesti e ambienti (agency e diversity), la capacità di presa di parola (per esempio nei processi per pedofilia) e di decisione sulle proprie vite (per esempio negli apprendistati), le esperienze di lavoro industriale, agricolo e domestico e delle istituzioni di assistenza ed educazioni. Childhood and Child Labour in Industrial England: Diversity and Agency, 1750-1914, a cura di Nigel Goose e Katrina Honeyman, Ashgate, Farnham 2013, 360 pagg.

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