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The United Electrical Workers in Erie, Pennsylvania

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La United Electrical, Radio and Machine Workers of America (UE), nata nel 1936 raccogliendo militanti sindacali soprattutto della General Electric, fu una delle prime sigle sindacali a federarsi nel Congress of Industrial Organization, ma anche una delle prime a lasciarlo (nel 1949) in seguito alle sue scelte di campo nella guerra fredda. Oggi ha sede a Pittsburgh, conta poco più di 35.000 militanti ed è considerato uno dei sindacati di orientamento più progressista (basti pensare all'alleanza strategica con il Frente Auténtico del Trabajo sulla base della comune opposizione al Nafta) e dalla struttura più democratica, simboleggiata dal motto "The members run this union."

James Young, professore emerito dell'Università di Edinboro in Pennsylvania, autore di Fear Itself: Enemies Real and Imagined in American Culture and Advocates and Activists, 1919-1941: Men and Women Who Shaped the Period Between the Wars, ma anche militante sindacale (United Steelworkers e Service Employees International Union), racconta in questo libro una storia locale della UE: quella della città di Erie, in Pennsylvania, sede di stabilimenti della General Electric in cui il movimento sindacale venne costruito intrecciando rivendicazioni salariali con domande politiche e controllo del luogo di lavoro e delle dinamiche produttive. Una storia che il libro segue, attraverso le linee etniche e di genere, dalla persecuzione anticomunista sino all'impatto della globalizzazione.

James Young, Union Power: The United Electrical Workers in Erie, Pennsylvania, New York University Press, 2017, 264 pagg.

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