E' sorprendente come un laboratorio privilegiato per lo studio della storia industriale del nostro paese, quale è stata la Valbormida nel ‘900, sia stato così poco indagato dagli esperti e dai cultori di tale materia. Il comprensorio bormidese è stata la vetrina di tutte le dicotomie, le contraddizioni, le evoluzioni e le involuzioni che hanno accompagnato il rapido, tumultuoso e spesso caotico demarrage industriale italiano: citiamo, in ordine sparso, l’asservimento forzato della campagna alla città, la figura del contadino divenuto – obbligatoriamente e talvolta obtorto collo – operaio nelle megaimprese locali, la faticosa costruzione di un’inedita identità sociale nelle nuova realtà urbana, il “sinecismo bormidese” con lo spopolamento dei borghi e la costruzione tumultuosa delle nuove città. 

A colmare, sia pure parzialmente, questa lacuna esce in questi giorni, per i tipi di Carta Bianca Editore, “Uomini Macchine Storia – La Valbormida industriale raccontata dai genitori i ragazzi”. Il volume è il frutto di un progetto “sul campo” condotto dagli allievi del primo biennio dell’Istituto Secondario Superiore di Cairo Montenotte, indirizzo ITIS, che hanno condotto una lunga serie di interviste con i lavoratori che hanno popolato le fabbriche della Val Bormida nel secondo dopoguerra.

Il volume verrà presentato in un convegno dal titolo omonimo venerdì 26 maggio 2017, con inizio alle ore 14.30 presso il Teatro Comunale “Osvaldo Chebello” del Palazzo di Città di Cairo Montenotte, in Piazza della Vittoria.

La partecipazione è libera.