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I Diari 1988-94 di Bruno Trentin

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Nel giugno di quest'anno, a dieci anni dalla morte, è stata pubblicata da Ediesse una selezione dei diari di Bruno Trentin per gli anni, 1988-94, in cui fu segretario confederale della CGIL. I diari, trascritti da Magda Skuthanova, escono grazie alla cura di Iginio Ariemma - già dirigente torinese, veneto e nazionale del PCI, collaboratore di Trentin nei Democratici di Sinistra, autore di libri su di lui e curatore di suoi libri (come la riedizione de La città del lavoro del 1997) e del suo Diario di guerra (Donzelli 2008) - e con il supporto di una ricerca di materiali di archivio cartaceo e fotografico di Ilaria Romeo. E' stata soprattutto l'abbondanza di giudizi severi, se non acidi, sui politici dell'epoca e ancora in attività che ha attirato l'attenzione dei giornali (di Massimo Giannini su Repubblica e di Marco Cianca sul Corriere...); emerge anche lo spessore e la solitudine del personaggio (si veda il commento di Aldo Agosti sull'Indice) ma soprattutto, ed è ciò che qui più interessa, il contrasto tra la visione innovatrice del sindacato e le sconfitte che esso subisce, in un progressivo ridimensionamento del suo ruolo politico e della sua incisività sulla politica economica, in una fase di trasformazione a tutto del Paese (di «presbiopia» dei diari ha parlato Agosti, di «incomprensione del presente che sbarra la capacità di leggere il futuro» invece Franco Astengo su Contropiano; per un giudizio critico sulla pubblicazione dei diari si veda il commento di Gigi Corazzol su storiAmestre).

Bruno Trentin, Diari 1988-1994, a cura di Iginio Ariemma, Ediesse 2017, 510 pp.

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