Il contributo di Claudio Natoli esamina gli scioperi del marzo 1943 nel Nord Italia come momento di passaggio da vent’anni di lotte condotte da piccoli gruppi clandestini a una resistenza di massa contro il regime fascista. Quegli scioperi segnarono la prima riaffermazione, da parte della classe operaia, della propria identità collettiva. Allo stesso tempo, le mobilitazioni anticiparono un elemento chiave della Resistenza, ossia l’incontro tra la generazione dell’esilio e della prigionia politica e la nuova generazione antifascista cresciuta fra gli anni Trenta e la seconda guerra mondiale.
Inoltre, il fascicolo 1/2025 di «Studi Storici» ospita anche altri contributi di potenziale interesse per le storiche e gli storici del lavoro. Tra questi, possiamo segnalare il saggio di Elisa Pareo dedicato alla partecipazione dei migranti italiani alla Resistenza nei dipartimenti del Nord e del Pas-de-Calais, o ancora l'articolo di Emanuele Bernardi incentrato sui rapporti tra la Cgil e i governi centristi guidati da Alcide De Gasperi nel periodo 1949-1950.
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