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CFP Decolonizzare la storia dell’anarchismo e dei movimenti radicali (scadenza 15 febbraio 2025)

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Per l’uscita del suo prossimo numero, la redazione della rivista «Acronia. Storia dell’anarchismo e dei movimenti radicali» invita ad inviare contributi in italiano e/o in inglese sul tema: Decolonizzare la storia del movimento anarchico e dei movimenti radicali.

Curatore: Pietro Di Paola (Università di Lincoln, UK)

Termine di scadenza per l’invio dell’abstract (1000-1500 parole con rassegna delle fonti e una breve scheda dell’autore): 15 febbraio 2025.

Il dibattito e le polemiche sulle eredità culturali e egemoniche della colonizzazione hanno da tempo sottolineato la necessità di assumere anche nella storia del movimento operaio prospettive che mettano in discussione la centralità dell’Occidente. In anni recenti diversi studiosi, partendo dalla svolta transnazionale e sulla spinta dei movimenti di decolonizzazione e dei movimenti indigeni, hanno sviluppato un lavoro di revisione del modello eurocentrico che ha dominato a lungo anche la storia dell’anarchismo. Si sono aperti così nuovi e promettenti orizzonti di indagine che hanno portato a rivedere l’idea stessa dell’anarchismo e del movimento libertario come fenomeni essenzialmente occidentali, figli dell’Illuminismo e della rivoluzione francese.

Importanti lavori che si sono concentrati sulle aree del Global South (tra gli altri quelli di Benedict Andersen, Maia Ramnath, Ciccariello-Maher, Ole Laursen, Lucien van der Walt, Steven J Hirsch) hanno offerto interpretazioni alternative alla consolidata visione della nascita dell’anarchismo in queste regioni come un “prodotto importato” dall’occidente che si sarebbe sviluppato con un assorbimento passivo da parte delle popolazioni locali.

Queste nuove ricerche hanno invece rivelato l’originalità dei movimenti anarchici al di fuori dell’Europa e messo in luce al tempo stesso le contraddizioni, anche profonde, dei rapporti del movimento anarchico occidentale nei confronti delle popolazioni native, talvolta con l’assunzione di posizioni colonialiste e punti di vista dei poteri e delle culture dominanti.

Una prospettiva decoloniale può quindi mettere in discussione paradigmi consolidati e offrire una rilettura fondamentale della storia del movimento anarchico e radicale a livello globale, ponendo sfide di carattere teorico, metodologico, e fattuale.

 Per l’uscita del suo prossimo numero, la redazione della rivista «Acronia. Storia dell’anarchismo e dei movimenti radicali» invita ad inviare contributi in italiano e/o in inglese sul tema: Decolonizzarelastoriadelmovimentoanarchicoedeimovimentiradicali. I contributi possono discutere tutti gli aspetti di decolonizzazione del movimento anarchico e radicale in età contemporanea: da un punto di vista teorico, di dibattito storiografico, di ricostruzione di esperienze particolari, di analisi di produzioni culturali.


I contributi possono includere ma non limitarsi a:

• EsperienzedimovimentianarchicieradicalinelleareedelSuddelMondo.

• Rivisitazioneteorichedellanarchismoinprospettivadecoloniale.

• Anarchiaeindigenismo.

• Interazionetrarifugiatianarchicieuropeiepopolazionilocali.

• Anarchicinei, orapporticon, imovimentidiindipendenzanazionaleedecolonizzatori.

• Anarchicicomeportatoridipensierieformeculturalicolonizzatrici’.

• Glianarchicielaquestionerazziale.

• Anarchicieorientalismo.

• Criticaeopposizione (oconnivenza?) deglianarchismioccidentalialcolonialismodeiloropaesi.

Per ogni richiesta è possibile rivolgersi al seguente indirizzo: acronia@mimesis-group.com

Per gli/le autori/trici: criteri editoriali

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