Dettaglio notizia

CFP - Economie nascoste: Donne moderne tra precarietà e illegalità (scadenza 7 novembre 2025)

|   Bandi

Il workshop, organizzato nell’ambito del progetto MOONLIGHTING, affronta il tema del lavoro irregolare, illegale e precario tra le donne tra XIX e XX secolo. Si terrà a Lubiana, il 21 gennaio 2026

L’obiettivo del workshop è quello di mettere a fuoco le caratteristiche sociali, economiche e culturali del lavoro femminile instabile nei periodi di guerra e post-guerra, ma anche in tempi di pace, per comprendere meglio le forme di continuità e discontinuità che hanno plasmato occupazioni femminili come il lavoro domestico, il commercio al dettaglio, la prostituzione e il contrabbando.

La regione dell’Adriatico nord-orientale, dove si incontrano i mondi germanico, romanzo e slavo, offre un punto di osservazione privilegiato per lo studio delle attività economiche transfrontaliere delle donne e dei rapporti tra campagne e centri urbani. Storicamente, questa regione è stata anche teatro di molte forme di lavoro retribuito illecito, derivanti dalla volatilità dei confini politici e delle sovranità statali, nonché dal profondo divario politico ed economico tra il mondo capitalistico occidentale e quello socialista orientale durante la Guerra Fredda.

La struttura tematica del progetto proposto affronta queste questioni lungo tre assi principali:

  • lavoro domestico e commercio al dettaglio

  • prostituzione e tratta

  • mercato nero e contrabbando

Il primo asse riguarda forme di lavoro che, nel periodo considerato, erano solo debolmente regolamentate. Sia il lavoro domestico sia il commercio al dettaglio rientravano nella sfera dell’economia informale, ma allo stesso tempo creavano uno spazio per l’azione autonoma delle donne, per la loro integrazione sociale e per nuove forme di sfruttamento. Il commercio al dettaglio era svolto principalmente da contadine delle aree rurali e periurbane, il cui lavoro contribuiva alla sopravvivenza delle famiglie contadine povere o delle popolazioni che sperimentavano la disgregazione della società contadina tradizionale. Oltre alle contadine, anche le donne delle classi più basse erano impiegate come domestiche salariate.

Il secondo asse si concentra sulla prostituzione e sul commercio sessuale, che costituivano il nucleo del lavoro illegale e non documentato delle donne. Queste attività comprendevano un ampio spettro di questioni, come la migrazione, le strutture di potere patriarcali e le condizioni clandestine del lavoro. Le zone di confine dell’Adriatico nord-orientale erano aree di contrabbando e traffico, che nel lungo periodo si intrecciarono con i discorsi di genere legati all’offerta e alla domanda, spaziando dalla cosiddetta “questione delle domestiche” ai dibattiti contemporanei sulla criminalità organizzata nell’area senza confini.

Il terzo asse analizza le attività del mercato nero e il contrabbando, strettamente collegati alle condizioni di guerra e a varie forme di instabilità socio-politica in tempo di pace, comprese le prime fasi post-belliche, le crisi economiche, le tensioni internazionali e i mutamenti politici. Queste pratiche erano fortemente connesse alle attività illegali transfrontaliere dei segmenti più mobili della popolazione di confine. Studi e fonti indicano che le donne ebbero un ruolo significativo, anche perché spesso percepite come “meno inclini” a impegnarsi in tali pratiche illecite. Nei periodi di crisi, il contrabbando veniva inoltre favorito all’interno delle imprese produttive, quando le lavoratrici sottraevano prodotti delle fabbriche per rivenderli sul mercato nero o scambiarli con altri beni.

Il workshop privilegerà le più recenti metodologie di ricerca e i quadri teorici che, nella storiografia e oltre, affrontano la storia del lavoro irregolare, illegale e precario. Sono benvenuti anche contributi su temi affini che rientrino nei tre assi proposti. L’interesse principale è rivolto a uno scambio interdisciplinare di conoscenze sul contesto politico, giuridico e sociale più ampio, considerando prospettive sistemiche, collettive e biografiche.

Il workshop si terrà in inglese.

Comitato organizzatore:
Marta Verginella, Urška Strle, Teresa Bertilotti, Dagmar Wernitznig

Le proposte di intervento (abstract breve fino a 1.000 caratteri) e una nota biografica (fino a 500 caratteri) devono essere inviate entro il 7 novembre al seguente indirizzo: urska.strle@zrc-sazu.si.

Indietro
Deadline: designed by mynamepong from Flaticon
Deadline: designed by mynamepong from Flaticon