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CfP - "Hallowed Efforts?": Il lavoro e il sacro, 1350-1850 (scadenza 15 aprile 2024)

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Il Leibniz Institute of European History (IEG) di Mainz ospiterà un workshop il 14 e 15 novembre 2024, dedicato al rapporto tra lavoro e sacro.

Il lavoro è sacro? Promette la redenzione? Chi può essere sacrificato sull'altare del lavoro? Molto prima che il "Dio del lavoro" fosse esaltato dai narratori del diciannovesimo secolo, la questione del lavoro era intimamente legata alla salvezza, alla dannazione e alle gerarchie religiose. Per illuminare questa storia, il workshop mira a fondere lo studio del lavoro tardo-medievale e dell'età moderna con indagini sulle idee e istituzioni sacre. Come focus geografico, sono ben accetti contributi sull'Europa e sulle sue relazioni con altre parti del mondo.

Con il suo ampio ambito spaziale e temporale, il workshop riunirà storici specializzati in campi diversi, consentirà riflessioni comparative e intreccerà molteplici filoni storiografici che trattano l'intersezione tra lavoro e sacro. Almeno quattro di tali filoni possono essere identificati:

• In primo luogo, gli storici hanno recentemente rivalutato il famoso tema weberiano dell'etica del lavoro, ad esempio, illuminando una pluralità di etiche del lavoro premoderne o enfatizzando la lunga durata delle idee preindustriali del lavoro. La critica di Weber inevitabilmente si confronta con le teorie del cambiamento religioso e con il concetto di "disincanto".

• In secondo luogo, la questione del tempo di lavoro - ore al giorno ma anche giorni all'anno - ha preoccupato storici sociali ed economici a seguito dell'ipotesi di Jan de Vries di una "rivoluzione industriosa" , che avrebbe avuto luogo nell'Europa nord-occidentale dopo il 1650. Anche la religione è rilevante per questo dibattito, soprattutto perché i tentativi di riformare il calendario delle festività hanno influenzato l'equilibrio tra lavoro e tempo libero.

• In terzo luogo, gli studiosi hanno aperto nuove strade, sia nella storia europea che in quella globale, esaminando le linee di demarcazione (pesantemente razzializzate e sessualizzate) tra lavoro libero e non libero, così come tra lavoro "privilegiato" e marginalizzato. 

• Infine, le intersezioni tra storia del lavoro e storia ambientale hanno assunto una crescente importanza. Gran parte della letteratura trae ispirazione dalle opere classiche di Carolyn Merchant, che ha discusso il rapporto tra l'alienazione dal lavoro e l'alienazione dalla natura, collegando entrambi alla trasformazione religiosa nel XVI e XVII secolo.

Su queste linee, possibili questioni da affrontare nei paper per il workshop includono (ma non si limitano a):

  • l'uso da parte degli attori storici di criteri religiosi per valutare diversi tipi di attività lavorativa
  • le dispute interconfessionali e interreligiose sulla questione del lavoro
  • la circolazione, in tutta Europa e oltre, del concetto di lavoro (ir)religioso 
  • le giustificazioni religiose e le contestazioni di vari regimi di lavoro non libero 
  • le etiche del lavoro come sacralizzazioni dell'operosità
  • i cambiamenti nella comprensione del "creato" e del lavoro umano come forma di amministrazione o continuazione della creazione

Il workshop si terrà a Mainz il 14 e 15 novembre 2024.

Gli studiosi interessati sono invitati a inviare abstract di 250-300 parole e un breve CV a harrer@ieg-mainz.de entro il 15 aprile 2024. Gli autori dei paper accettati saranno informati entro il 30 aprile. Il workshop si terrà in presenza e sarà tenuto in inglese.

L'organizzatore prevede di poter coprire completamente i costi di alloggio a Mainz e di rimborsare parzialmente le spese di viaggio. È prevista la pubblicazione dei paper in un numero monografico di una rivista scentifica. 

Per maggiori informazioni si rimanda al bando completo. 

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