Questo workshop di due giorni invita studiosi e studiose a esplorare come i concetti di tempo siano stati storicamente strumentalizzati nell’Europa orientale, dal XIX secolo in poi, come risorsa politica per reinterpretare il passato, plasmare concezioni ed esperienze del presente e sfruttare l’imprevedibilità del futuro in risposta a cambiamenti globali su larga scala e in competizione con i regimi temporali globali dominanti.
Negli ultimi anni, il “tempo” è emerso come una categoria analitica centrale (Koselleck, 2004), uno sviluppo spesso definito come la "svolta temporale" nella storiografia e nelle scienze sociali. La ricerca recente si è in gran parte concentrata su tre tematiche principali: la politicizzazione del tempo (Clark, 2019), le dinamiche dei regimi temporali su larga scala nelle diverse società e culture (Hartog, 2015), e le molteplici scale e dimensioni attraverso cui si dispiegano i cambiamenti storici (Braudel, 1984). Gli studiosi e le studiose che si occupano di Europa orientale hanno partecipato attivamente a questa svolta, utilizzando il “tempo” come lente per riconsiderare le specificità storiche della regione, cercando al contempo di superare binarismi riduttivi, come quello tra Est e Ovest (Colla e Gjuričová, 2023; Deschepper et al., 2024; Rindzevičiūtė, 2023). Pur offrendo spunti preziosi, questi studi non hanno ancora affrontato pienamente il modo in cui i regimi temporali globali e le strutture alternative di tempo, nella loro interazione con le concezioni locali, abbiano modellato i percorsi politici, culturali ed economici dell’Europa orientale (Brauner, 2024; Edelstein et al., 2020).
Sulla scia di questi contributi, il workshop si propone di indagare le intersezioni tra temporalità locali e globali e le loro diverse manifestazioni nell’Europa orientale. In particolare, ci interessa analizzare come i quadri temporali siano stati costruiti, messi in pratica e contestati per legittimare l’autorità politica, ridefinire la memoria collettiva e mediare la relazione della regione con le dinamiche globali, sia rafforzando i confini nazionali, sia creando nuove forme di connessione transnazionale — a volte nonostante, a volte proprio grazie al continuo coinvolgimento dell’Europa orientale nello spazio globale.
I temi possibili includono, ma non sono limitati a:
- il rapporto tra cronopolitica locale e globale e il loro ruolo nello “scontare” futuri alternativi;
- la costruzione, la contestazione e la negoziazione di cronologie e narrazioni temporali dominanti, sia a livello nazionale che globale;
- i regimi di memoria e le visioni del futuro, e i loro intrecci transnazionali, ad esempio nei campi dell’arte, dell’architettura, della pianificazione urbana e del design industriale;
- l’influenza dei cicli strutturali e congiunturali sulle percezioni locali e a breve termine del tempo episodico;
- la temporalità delle risorse (intese in senso ampio), la loro mercificazione e il loro scambio tra le regioni;
- l’impatto della globalizzazione, della tecnologia e dell’innovazione sulle esperienze soggettive e diseguali del tempo e dei ritmi quotidiani.
Il workshop prevede quattro panel, ciascuno composto da due interventi, seguiti da una discussione e da una sessione di domande e risposte. La keynote sarà tenuta dal Dr. Marcus Colla (University of Bergen), che parlerà delle temporalità dell’Europa orientale in rapporto con l’Occidente.
Le candidature sono aperte a studiosi e studiose delle scienze sociali e storiche in senso ampio, a condizione che gli interventi adottino un approccio storico. Sono particolarmente incoraggiati a candidarsi i ricercatori e le ricercatrici basati/e nell’Europa centro-orientale.
Si prega di inviare abstract fino a 300 parole, comprensivi di titolo, insieme a una breve nota biografica, al Dr. Szinan Radi (s.radi@exeter.ac.uk) entro il 7 luglio 2025. In caso di selezione, i partecipanti dovranno inviare un estratto del proprio intervento (massimo 3.000 parole) entro il 26 settembre 2025. Verranno coperti i costi di alloggio per due notti a Firenze (a breve distanza a piedi dalla sede del workshop) e le spese di viaggio all’interno dell’Europa.
Il workshop è sponsorizzato dal Max Weber Programme e dal Widening Europe Programme dell’Istituto Universitario Europeo (EUI).