Il convegno sul 1969 vorrebbe indagare il rapporto complesso, dinamico, poco studiato fra il conflitto sociale (e industriale in particolare) e la dimensione territoriale in cui si inserisce. Se questo è forse più evidente nella Terza Italia, è necessario verificarlo in tutta l’articolazione sociale nazionale, anche nei contesti canonici del «secondo biennio rosso» o nelle aree più periferiche. Non evidenziare cioè soltanto una semplice pluralità dei luoghi, quanto piuttosto analizzare la stratificazione territoriale del processo sociale, aprire quindi uno squarcio nella complessa pluralità che è presente nei luoghi. Si tratta di tracciare una cornice che non delimiti il campo di analisi soltanto in senso spaziale, ma riesca a comprendere un contesto dinamico di repertori di azione e di regolazione, di relazioni pubbliche e private, di modelli imprenditoriali e di culture del lavoro, che interagiscono e si modificano, provocando la (e adattandosi alla) rottura dell’Autunno Caldo. È in questa ottica che potrebbe essere indagato il ruolo del sindacato che, in maniera non sempre compiuta, vive la contraddizione di essere da un lato sindacato in fabbrica e dall'altro sindacato generale e territoriale.
Per i dettagli circa l'invio delle proposte, è possibile consultare il bando in allegato.