Alla fine degli anni Sessanta il paese di Ottana, nel cuore della Sardegna, divenne il centro di un ambizioso progetto di industrializzazione promosso per superare la “arretratezza agro-pastorale” dell’isola, promettendo occupazione e sviluppo. Ben presto, tuttavia, le speranze del “miracolo economico” si scontrarono con i limiti economici, finanziari e strutturali dell’impresa, aggravati dal contesto nazionale e internazionale.
Basato su un ampio lavoro d’archivio, il volume ricostruisce la parabola dell’esperienza industriale ottanese intrecciando prospettiva storica e analisi delle scienze sociali: dalle politiche di sviluppo alle lotte per la difesa del lavoro, dal fenomeno migratorio alla presenza femminile e alla cultura musicale popolare. Lo studio invita a rileggere criticamente l’eredità di quell’esperienza, collocandola nel più ampio quadro della storia dell’industrializzazione italiana.
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