Il saggio di Wu Yiyang indaga la storia del calcio operaio nella Cina del Novecento, mettendo in luce il suo rapporto con le politiche di welfare aziendale e con la costruzione della società socialista del danwei.
Nato come pratica promossa dallo Stato per formare una classe lavoratrice disciplinata e collettiva, il calcio si trasformò presto in uno spazio in cui i lavoratori esprimevano identità e interessi non ufficiali. Nel contesto delle trasformazioni del sistema sportivo e della riorganizzazione del lavoro urbano a partire dagli anni Cinquanta, lo sport offrì occasioni per articolare tensioni tra fabbriche, generazioni e status differenti, rivelando le contraddizioni interne tra ethos egualitario proclamato e dinamiche reali di competizione, appartenenza e conflitto.
Oltre al saggio di Wu Yiyang, sul sito della Rivista è possibile consultare in anteprima diversi articoli di prossima pubblicazione.