3x8 Cambio Turno, scritto da Angelo Mellone e Pietro Raschillà, è il primo documentario prodotto dalla Rai sull’Ilva di Taranto, per la regia di Gian Marco Mori. L’acciaieria viene raccontata da operai, impiegati, dirigenti e altri testimoni, tra cui il parroco della chiesa intitolata a Gesù Lavoratore, nel rione Tamburi.

Mandato in onda nell’estate 2017, il film è stato oggetto di critiche durissime da parte di cittadini, movimenti ambientalisti e forze politiche, che lo hanno accusato di essere uno spot “pro-Ilva” nella delicata fase di vendita al gruppo franco-indiano Arcelor-Mittal da parte dell’allora governo di centro-sinistra.

Il film si può vedere sul sito Rai Replay.

Gli autori – Mellone proviene da una famiglia di lavoratori dell’Ilva, suo padre è morto a causa di un tumore di origine professionale – hanno respinto queste accuse, rivendicando il tentativo di raccontare l’acciaieria dall’interno, dal punto di vista dei suoi lavoratori, respingendo la loro criminalizzazione.

Riproponiamo questo documento controverso a pochi giorni dalla presentazione di un rapporto dell’associazione Peacelink che denuncia il fatto che negli ultimi mesi la nuova gestione ha aumentato notevolmente la produzione più inquinante e da una nuova marcia organizzata dall’associazione Genitori tarantini in memoria dei bimbi morti per il cancro e per le malattie connesse all'inquinamento.

L’Ilva di Taranto continua a dividere lungo la più drammatica alternativa del mondo contemporaneo: quella tra lavoro e salute.