L'iniziativa è promossa dal Gruppo di lavoro della SISLav “Mutualismo, sindacalismo, cooperativismo”, con l'Archivio del Lavoro, la CGIL Milano, Fondazione ISEC e la Fondazione Valore Lavoro.

A discutere con l'autrice, saranno presenti Stefano Bartolini della Fondazione Valore Lavoro, Khalid Bouzyan della FILLEA CGIL Milano, Moulay El Akkioui dell'INCA Francia, Fabio Ghelfi della CGIL Lombardia, Vincenzo Greco della CdL di Milano, Fiorella Imprenti dell'Università degli Studi di Chieti-Pescara, Fabrizio Loreto dell'Università degli Studi di Torino e della SISLav, Debora Migliucci dell'Archivio del Lavoro, Andrea Panaccione della Fondazione Giacomo Brodolini e Paolo Zanetti della FLAI CGIL Milano.

Il volume presenta l’originale esperienza della Cgtu (Confederzione generale unitaria del lavoro), un sindacato la cui cultura politica circola ancora nel presente. Fondata ufficialmente nel 1922 e confluita nella Cgt nel ’36, la Cgtu dedicò un’iniziativa specifica agli immigrati, la cui numerosissima presenza nel mercato del lavoro nella Francia fra le due guerre si impose all’attenzione di tutti i soggetti interessati: i governi, i prefetti, gli imprenditori e, naturalmente, i partiti e i sindacati. Già la Cgt aveva affrontato l’organizzazione dei migranti di lunga data, dagli italiani ai polacchi delle regioni minerarie agli ebrei russi del Pletz di Parigi, ma solo la Cgtu intraprese una organizzazione intersindacale permanente di tutte le comunità di lavoratori stranieri e coloniali, riuscendo a tradurre in risorse da spendere nei conflitti le forme di socialità tradizionali dei gruppi linguistici. (Con un’appendice di Michel Dreyfus).