Valerio era stato complice attivo della SISLav fin dalla sua nascita nel 2012, organizzando una splendida giornata di studi alla Biblioteca del Senato, "La storia come storia del lavoro". E non possiamo non ricordare il suo grande impegno sui temi del lavoro e del movimento dei lavoratori, attraverso la curatela della collana di Ediesse che ripubblicò grandi classici per la storia del movimento operaio - come R. Brocchi, "L'organizzazione di resistenza in Italia" - e la scrittura di numerosi testi e saggi. L'ultimo suo libro, "Le barricate e il palazzo", sul rapporto tra Pietro Nenni e Gianni Bosio è un lavoro magistrale. Ancora pochi mesi fa pubblicava un testo per la nostra rubrica Al Presente su "Matteotti e il lavoro", in occasione del centenario del suo assassinio.
Valerio oltre che un valido intellettuale era anche un grande tessitore di rapporti e di reti, capace di costruire ponti che metteva a disposizione degli altri. Le sue qualità umane lo rendevano persona unica e con cui era naturale instaurare un rapporto di confidenza fin da subito. È una grande perdita per il mondo della cultura italiana, che perde la figura di un infaticabile e conviviale manovale culturale impareggiabile.
Ai suoi cari esprimiamo la nostra più sentita vicinanza.