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Il nuovo Direttivo e la lettera ai soci di Andrea Caracausi, neo eletto presidente

|   Iniziative SISLav

Venerdì 17 febbraio si è tenuta a Bologna la prima riunione del Consiglio Direttivo della SISLav. Nel corso di questa prima seduta si è proceduto all’elezione delle cariche sociali.

Sono stati eletti :
Presidente: Andrea Caracausi 

Vicepresidente: Michele Nani 
Tesoriere: Stefano Gallo

Il Consiglio Direttivo ha poi designato il socio Giulio Ongaro come Segretario coordinatore.

Come anticipato nelle linee guida programmatiche, discusse e approvate dall’assemblea, sono state affidate alcune funzioni specifiche a responsabili d’area che avranno il compito di elaborare e sottoporre al direttivo dei progetti specifici da realizzare nel corso del triennio. I responsabili d’area sono i seguenti: Virginia Amorosi (Radicamento Centro-Sud), Luca Baldissara (Editoria), Giulia Bonazza (Promozione e diffusione), Nicoletta Rolla (Web), Paolo Raspadori (Formazione), Michele Colucci (Territorio), Fabrizio Loreto (Sindacato), Stefano Musso (rapporti con le società internazionali, assieme a Maria Grazia Meriggi), Marica Tolomelli e Pietro Causarano (Fonti e Archivi).

 

Il nuovo presidente ha indirizzato ai soci una lettera di insediamento. Ne riportiamo di seguito una ampia parte:


«Sono passati più di quattro anni dal 5 ottobre 2012, quando ci siamo trovati a Milano in occasione del Congresso durante il quale la Società è stata fondata. Siamo riusciti a operare in numerose direzioni, non solo contribuendo a rilanciare gli studi di storia del lavoro in Italia, ma soprattutto cercando di offrire uno spazio e dare voce a tutte quelle persone che in precedenza operavano in maniera solitaria o a margine di altre iniziative. Questo lavoro si è concretizzato in diversi ambiti che qui di seguito vorrei ricordare, anche se a tratti in maniera schematica e riassuntiva.
 
Comunicazione. Siamo riusciti a costruire un sito web (www.storialavoro.it) che permette di conoscere ormai quotidianamente le novità riguardanti libri, bandi, convegni e seminari; un luogo a cui tutti possono fare riferimento quando cercano informazioni sulla storia del lavoro. I numeri sono indicativi: più di 45.000 contatti e oltre 10.000 utenti che si sono connessi da tutto il mondo solo nell’ultimo anno. Questo è il frutto dell’impegno di tutti coloro che segnalano le loro iniziative e, in particolare, di un gruppo di redazione pieno di energie a cui va il nostro più sentito ringraziamento. Accanto al sito vi sono i canali social, ormai ampiamente utilizzati anche nei nostri ambiti professionali: la nostra pagina Facebook è a oggi seguita da più di 560 persone e in oltre 250 interagiscono settimanalmente, guardando i nostri post e intervenendo, pubblicando novità e scambiandosi messaggi. Questo mondo della comunicazione, a cui si aggiungono Twitter, Youtube e academia.edu, permette la creazione di contatti nuovi e il rafforzamento di quelli già consolidati, favorendo l’elaborazione stessa di progetti e ricerche.
 
Editoria. Siamo riusciti a lanciare un progetto editoriale innovativo (http://www.storialavoro.it/edizioni/), capace di mantenere la qualità dei lavori a costi contenuti. La collana Lavori in corso. Studi e ricerche di storia del lavoro ci consente di rendere conto dell’attività scientifica della Società e dei Gruppi di Lavoro SISLav (attraverso la sezione Quaderni), promuovere e sostenere la pubblicazione di monografie di ricerca (sezione Saggi), favorire la circolazione di testi divulgativi e di discussione (Argomenti) e riportare alla luce testi e saggi dimenticati, ma ancora ricchi di sollecitazioni alla ricerca e al dibattito (Biblioteca). Già due Quaderni sono usciti e altri sono in preparazione. Grazie alla collaborazione con l’Istoreco di Livorno, abbiamo lanciato il Premio “Simonetta Ortaggi” per tesi di dottorato di Storia del Lavoro, che sarà annunciato in maggio e inaugurerà la sezione Saggi.
 
Ricerche. Abbiamo reso possibile l’elaborazione di nuove ricerche, grazie all’incontro di nuovi approcci e consolidate metodologie di ricerca, in un’ottica interdisciplinare e di lungo periodo. Penso in primo luogo alle attività dei Gruppi di Lavoro (http://www.storialavoro.it/gruppi/), una novità interamente “SISLav” ha permesso a piccoli gruppi di soci di incontrarsi, coordinare ed elaborare seminari, progetti e pubblicazioni collettive. Le attività del gruppo Mobilità, gruppi, conflitti sono state alla base del primo volume della collana Lavori in corso (Lavoro mobile, uscito nel 2015 a cura di Michele Colucci e Michele Nani); fra le sue numerose iniziative, invece, il gruppo Lavoro e lavoratori rurali ha promosso il convegno che si terrà a Milano nel settembre 2017 e che ospiterà più di trenta contributi a seguito di una call for paper a cui hanno risposto molti studiosi dall’Italia e dall’estero. Attraverso i Convegni SISLav, infine, sono state promosse ricerche interdisciplinari, come testimonia il libro Le libertà del lavoro, uscito nel 2016 a cura di Laura Cerasi ed esito di un felice incontro fra storici e storici del diritto.
 
Incontri. Grazie all’esistenza della SISLav è stato possibile elaborare nuove occasioni d’incontro fra persone che in precedenza ancora non si conoscevano, ma che condividevano già l’interesse per la storia del lavoro. Siamo stati, ad esempio, promotori del primo convegno dell’European Labour History Network (http://www.storialavoro.it/elhn/), durante il quale più di 200 studiosi provenienti dall’estero si sono incontrati e conosciuti e a partire dal quale hanno avuto origine nuove iniziative, come la creazione del gruppo di lavoro ‘lavoro libero e non libero’.
 
Comunicazione, editoria, ricerche, incontri… questi sono solo alcuni degli ambiti di attività promossi dalla SISLav. Su questi e altri ambiti l’Assemblea 2016 e il neo-eletto Direttivo ha deliberato di voler continuare a operare, rafforzando il legame con il mondo esterno e interno all’università, nei diversi ambiti della formazione, degli archivi e del mondo del lavoro. Tutto questo, però, è stato possibile grazie al tuo contributo, che si è concretizzato con l’impegno personale e, non ultimo, con il pagamento della quota sociale.

[…]

In questi anni essere socio SISLav ha significato per me investire in un progetto, culturale e civile, che mi ha arricchito non soltanto dal punto di vista scientifico, ma soprattutto umano. Ho avuto la fortuna di conoscere non solo nuove sensibilità e approcci, ma anche realtà in precedenza a me sconosciute, persone e istituzioni che si occupano, con passione, impegno e dedizione alla storia del lavoro. Questi incontri sono stati per me un momento di maturazione e arricchimento personale fondamentale.
 
Insomma, il contributo di tutti noi è servito non tanto a essere un numero all’interno di una delle già numerose società scientifiche esistenti, quanto invece a partecipare a un progetto più ampio, riguardante il lavoro e la sua Storia. In tempi in cui una mentalità “economicista” ci porta a calcolare tutto in termini di entrate e uscite, essere parte della SISLav significa investire non solo sull’eredità materiale di cui vi ho parlato in precedenza, ma anche sull’eredità immateriale di un progetto culturale complessivo, di cui noi tutti siamo partecipi e dei cui frutti la comunità nel suo complesso può (e potrà) godere. […]»

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