La deindustrializzazione, che ha iniziato a colpire il Nord America e l'Europa nord-occidentale negli anni Cinquanta, ha avuto un impatto ineguale su diverse categorie di lavoratori. Questi gruppi, che hanno subito licenziamenti e delocalizzazioni di massa a causa della globalizzazione e della liberalizzazione del commercio, comprendono uomini e donne, lavoratori nazionali e immigrati e individui di razza, alcuni dei quali sono stati sostituiti da forze lavoro meno retribuite e meno tutelate. Questo potente movimento ha preso slancio tra la fine degli anni '70 e l'inizio degli anni '80, in un periodo in cui il movimento sindacale era al suo apice e i partiti socialdemocratici detenevano il potere, soprattutto in Europa occidentale.
In questo contesto, la deindustrializzazione ha destabilizzato profondamente il movimento operaio e i partiti di sinistra, che hanno dovuto affrontare un'immensa sfida politica, strategica e intellettuale. Questa sfida derivava dalla scomparsa di un modello industriale che forniva un quadro di riferimento, dalla crisi delle politiche economiche e sociali anticicliche e, non da ultimo, dall'erosione della loro base elettorale. Contemporaneamente, le reazioni scioviniste o xenofobe, che tradizionalmente accompagnano le crisi economiche e politiche, si sono moltiplicate, favorendo il consolidamento di movimenti di estrema destra che denunciano la presenza di immigrati, la concorrenza straniera sleale e persino popolazioni locali o intere regioni percepite come fardelli che approfittano del sistema di assistenza sociale.
Sebbene alcuni di questi temi catturino regolarmente l'attenzione dei media e dell'opinione pubblica, è chiaro che mancano ancora analisi storiche adeguate che mettano in relazione questi diversi elementi. Lo stesso vale per i confronti tra situazioni regionali e nazionali.
L'obiettivo di questa conferenza è quello di far luce su questi diversi contesti da una prospettiva storica e di riarticolare questi fenomeni contemporanei per capire come le diverse forme di deindustrializzazione sfidino le questioni di razza, immigrazione e nazione. Inoltre, cerca di esplorare il modo in cui questi processi trasformano le risposte politiche che possono essere offerte a questi problemi. Sono benvenuti i casi di studio incentrati su una particolare situazione, territorio o gruppo (in Europa e Nord America durante la finedel XX e l'inizio delXXI secolo, ma anche nel Sud globale). Si incoraggiano anche lavori che attraversano le categorie, confrontano i territori o variano le scale di analisi.
Potranno essere esplorati diversi filoni di indagine non esclusivi, tra cui: Razza, nazione e lavoro degli immigrati; Tra impotenza e azione, tra cecità e consapevolezza: quali risposte dai movimenti dei lavoratori?; Populismo, estrema destra e deindustrializzazione.
Informazioni sulla conferenza
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