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CfP: Trabajadores y enfermedad en América Latina y el Caribe (deadline 15 novembre 2021)

|   CFP

Questa call invita i ricercatori a inviare i loro contributi su lavoratori e malattie in America Latina dal 1500 ad oggi, con enfasi sulla prospettiva transnazionale o che trascendono il quadro dello stato-nazione.

Il dossier mira a raccogliere gli studi che sono stati condotti da specialisti nel campo della storia del lavoro, della storia della salute, della storia sociale e altri settori correlati, dove gli attori incaricati di combattere, prevenire e contenere epidemie e malattie endemiche o riemergenti sono l'asse centrale dell'attenzione.

Le malattie (e il loro principale correlato, le epidemie) sono momenti eccezionali in cui le società e gli individui corrono dei rischi, dimostrano la loro forza e mobilitano le risorse necessarie (umane, materiali e finanziarie) per garantire la loro sopravvivenza. Gli sforzi per affrontare la malattia pongono il settore sanitario al di sopra degli altri e, quindi, gli attori coinvolti in questo compito assumono un ruolo maggiore rispetto alle circostanze normali. Così, l'attuale pandemia di SARS-Cov-2 (virus Corona) ha messo a nudo, in condizioni avverse, il ruolo dei responsabili della gestione dei protocolli sanitari e del contenimento del virus.
A causa della natura delle malattie e delle epidemie, spesso caratterizzate dalla loro aggressività e incertezza, la costellazione dei lavori ad esse associati si è ampliata per far fronte alle esigenze politiche, sanitarie e sociali innescate da questa specifica crisi. Accanto ai cosiddetti "operai essenziali" (medici, infermieri, tecnici, assistenti di laboratorio) esiste una costellazione meno conosciuta di lavoratori, non sempre professionalmente formati, come operatori mortuari e funerari, becchini, vaccinatori, operatori di disinfestazione, tra altri. Nonostante il ruolo cruciale di questi ultimi nella lotta alle epidemie, il loro contributo rimane poco chiaro.

Tutti i paper saranno sottoposti a peer review prima della loro pubblicazione. La lunghezza non deve superare le 9.000 parole. I manoscritti possono essere inviati in inglese, portoghese e spagnolo. I contributi devono essere inviati a ppalma@academicos.uta.cl e jose.ragas@uc.cl (con una copia a revista.redlatt@gmail.com) entro il 15 novembre 2021.

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