Nastroteca dell'Istituto Ernesto De Martino

 

Riportiamo buona parte di un interessante contributo di Antonio Fanelli comparso su "Storia e Futuro. Rivista di storia e storiografia on line", dal titolo Tra classe e soggettività. Le voci e i suoni dei "senza-storia". Fonti autobiografiche negli Archivi e nella storia dell'Istituto Ernesto de Martino. L'articolo, comparso originariamente a questo link, si può scaricare qui.

 

 

 

“La nastroteca raccoglie 6000 e più nastri magnetici – in parte frutto di ricerche promosse, finanziate ed effettuate dall’Istituto stesso, in parte versati o depositati da privati, in parte dai ricercatori e dai gruppi di ricerca che si riconoscono nell’attività dell’Istituto – contenenti documenti sonori registrati “sul campo”, dal vivo, per un totale complessivo di circa 15000 ore di registrazione, di cui quasi la metà attinenti l’espressività musicale del mondo contadino (canti popolari tradizionali in lingua e in dialetto, canti sociali, canti di lavoro, canti religiosi e canti della protesta sociale e politica; rappresentazioni popolari, danze, riti, autobiografie, testimonianze e ricordi sui momenti più significativi della storia del movimento operaio italiano, manifestazioni sindacali e politiche, ecc.).

Le registrazioni sono state effettuate in tutte le regioni italiane, in particolare in Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna, Liguria, Toscana, Marche, Lazio, Abruzzi, Puglie, Calabria, Sicilia, Sardegna.

I principali filoni tematici toccati dalla ricerca, che indichiamo qui a grandi linee, sono:

  • la rilevazione di campioni dialettologici delle diverse regioni italiane
  • il canto narrativo e il canto lirico-monostrofico
  • passato e presente nella vita e nel lavoro di risaia
  • le tradizioni popolari locali in rapporto alla realtà degli insediamenti industriali in provincia di Alessandria
  • il mondo magico dell’Abruzzo teramano
  • la Resistenza in Valsesia
  • la Resistenza nell’Emilia Romagna
  • i riflessi della storia del movimento operaio in provincia di Novara nelle fonti orali
  • la rivolta contadina di fine Ottocento nell’Alto Milanese con le sue canzoni e grida
  • l’evolversi e il frantumarsi della comunità e della cultura contadina a Acquanegra sul Chiese
  • il lavoro nelle filande
  • la rappresentazione popolare in rapporto al teatro politico
  • una ricerca sui canti in funzione di lavoro
  • la rilevazione e lo studio di alcuni repertori individuali, familiari o di gruppo di eccezionale portata
  • la realtà dell’espressività contadina e le sue mutazioni lungo il corso dell’Adda (Lombardia)
  • le lotte bracciantili del secondo dopoguerra nella pianura padana
  • un complesso di ricerche per ritmi calendariali, civili e religiosi
  • il movimento studentesco in Italia e all’estero
  • particolari momenti delle lotte di indipendenza nazionale nel Terzo mondo
  • una ricerca sulla cintura operaia milanese
  • varie ricerche sulla condizione operaia, in situazioni ed epoche diverse
  • una ricerca sulla Fiat di Torino
  • l’inizio di una ricerca sui riflessi diretti e indiretti delle nuove tecnologie sulla soggettività operaia.

La parte non musicale di questa raccolta comprende ricordi e testimonianze, dirette e indirette, sui modi di lavoro e di vita del mondo contadino, sulle prime forme di organizzazione del movimento operaio italiano, sull’antifascismo e la Resistenza, sui fatti storici e sulle situazioni nel cui contesto le forme di espressività di base hanno la loro genesi e funzione; e inoltre registrazioni dal vivo di rilevanti momenti di aggregazione sociale, legati ai nodi salienti della vicenda storica del nostro paese negli ultimi venti anni.

In considerazione dell’unicità e irripetibilità sia delle testimonianze raccolte su determinati periodi sia delle situazioni documentate dal vivo in un determinato momento storico, il valore di questa raccolta può dirsi inestimabile, per l’insostituibile apporto fornito allo studioso dal documento direttamente fissato nel prodursi dell’evento”.

La nastroteca dell’Istituto risulta essere oggi così organizzata:

  1. FONDO ISTITUTO ERNESTO DE MARTINO-FRANCO COGGIOLA (al cui interno sono collocati vari blocchi: “Ricerca Alessandria”, “Risaia”, “Ricerca Adda”, “Dialetti Italiani”, “Porto Franco. Toscana. Terra dei popoli e delle culture”, “Progetto Giovani-Comune di Sesto Fiorentino”) che comprende anche:
    1. Deposito Franco Coggiola
    2. Deposito Michele L. Straniero
    3. Sezione internazionale
    4. Deposito Colombara-Magenes
    5. Deposito Lega di Cultura di Piadena
  2. FONDO IDA PELLEGRINI (al cui interno sono collocate le registrazioni effettuate da Gianni Bosio e Clara Longhini) che comprendono anche:
    1. Deposito Maria Vailati
    2. Deposito Gian Luigi Arcari
    3. Deposito Giuseppe Morandi
    4. Deposito Dante Bellamio
  1.  FONDO RICERCATORI ESTERNI (al cui interno sono collocati i nastri depositati da 82 ricercatori, in ordine alfabetico).

Dal catalogo del 1986 una rassegna minuziosa delle testimonianze autobiografiche suddivisa per anni:

1965: 7 nastri con interviste biografiche a Vasco Scansani, di Gualteri (Reggio Emilia), autore di poesie e canzoni del repertorio di Giovanna Daffini. I ricordi di Scansani sono incentrati sul mondo e la vita in risaia.

1966: “Conferenze cantate” del NCI, incontri tenuti nell’area milanese in 10 circoli culturali e cooperative, basati su una prima parte di spettacolo di riproposta dei brani tradizionali e una seconda parte di ascolto del pubblico, di ricerca diretta di testimonianze e ricordi dei partecipanti.

1967-8: campagna di ricerca sul campo di ampia portata condotta nell’alessandrino con numerose testimonianze .

1968: mondine nel vercellese; repertori familiari e locali: la famiglia Caprara, di origine mantovana e le sorelle Botta, nel Biellese.

1969-70: campagna di ricerca in Sardegna, ricca di testimonianze sulla vita collettiva di paese. Nella “Serie Internazionale” si trovano interviste ad Agostinho Neto e Marcelino Dos Santos ed altri esponenti dei movimenti di liberazione-decolinizzazione.

1971: repertori delle sorelle Bettinelli di Ripalta Nuova (Cr), delle mondine di Roccoferraro (Mn), di Robert Tagliero di Villar Pellice (To), della famiglia Caprara (Mi-Mn) e di Cicciu Busacca, cantastorie siciliano. Testimonianze operaie sul periodo dal ’48 in poi. Ricerca-intervento alla Fabbrica Crouzet di Milano (Sdl/AS/11).

1972-74: ricerca sull’Adda, “ricerca globale” sull’espressività popolare lungo il corso dell’Adda.

1976: testimonianze e interviste nella cintura operaia milanese. Relazione di Cesare Bermani e Sergio Bologna, Soggettività e storia del movimento operaio al Convegno di Bologna su “Antropologia e storia: fonti orali”, poi pubblicata sulla rivista “Nuovo Canzoniere Italiano”, terza serie,

1977: testimonianze operaie dalla lotta della azienda Bloch, stabilimenti di Bellusco (Mi), Spirano (Bg), Reggio Emilia e Trieste. Testimonianze sulla figura di Giuseppe Di Vittorio.

La data del 1980 è uno spartiacque decisivo. Con la chiusura delle produzioni delle “Edizioni Bella Ciao”, la nuova denominazione assunta dalle Edizioni del Gallo nel 1975, si apre una grave crisi nelle finanze e nelle attività dell’IEdM. L’Istituto grazie a Coggiola proseguirà con convegni e collaborazioni, manifestazioni, concerti ma non avrà più da questo momento in avanti, fino a oggi, alcuna possibilità di finanziare autonomamente progetti di ricerca sul campo e di pubblicarne gli esiti assieme alla produzione discografica militante. Aumenterà progressivamente da questi anni in avanti la funzione di punto di raccolta dei materiali esterni, in tal modo si arricchirà soprattutto la sezione “Fondo Ricercatori Esterni”. Il Fondo IEdm-Franco Coggiola negli ultimi tempi si limita, per motivi finanziari e organizzativi, alla documentazione sonora delle attività dell’IEdM. Nonostante la fine di una vita finanziaria autonoma per l’IEdM grazie agli introiti dei “Dischi del Sole” si segnalano anche lungo gli anni ’80 (i più bui per la vita dell’Istituto) alcuni lavori di un qualche rilievo, tra questi la ricerca, a tutt’oggi inedita, sulle “nuove tecnologie” e la “soggettività operaia” in sinergia con la rivista “Primo Maggio” e grazie al lavoro di collegamento operato da Cesare Bermani, che si configura come l’ultimo tentativo organico e complessivo di una inchiesta militante legata al filone operaista, e infine la proficua collaborazione con l’Università di Urbino che vede impegnati in un dialogo con i docenti Giorgio Baratta e Stefano Pivato sia Coggiola che Giovanni Mimmo Boninelli, e porta alla realizzazione di convegni, seminari, concerti, del disco Karlett (1983) di Ivan Della Mea per il centenario della morte di Karl Marx e del catalogo della nastroteca (Coggiola 1986). Una stagione fervida di dialoghi e di dibattiti nel mezzo di un velo di oblio che cala sulla stagione dei movimenti degli anni ’60 e ’70 che avevano fatto da motore e da volano per lo sviluppo dell’IEdM. La collaborazione con Urbino si realizza anche grazie alla mediazione tecnica e ai rapporti umani e politici stabiliti con Raffaele Lucente. In questa fase l’altro rilevante lavoro sulle fonti autobiografiche è la raccolta di testimonianze orali su Gramsci (Bermani 1987). Negli anni ’90 Coggiola e Bermani realizzeranno una ricerca sulla vita di Ernesto de Martino negli anni della sua attività politica resistenziale in Emilia, le testimonianze orali raccolte sono depositate nella nastroteca e parte di esse sono confluite nel n.5-6 della rivista “Il de Martino” dal titolo Tra furore e valore: Ernesto de Martino.

Deposito Michele L. Straniero:

Si segnalano le interviste biografiche a Matteo Salvatore (Il lamento dei mendicanti, DS 140/42) per la stesura della nota biografica dedicata al cantastorie pugliese e ad Alberto Mario Cirese sulla formazione intellettuale e l’avvio delle ricerche sul campo e l’amicizia e la collaborazione con Ernesto de Martino (poi pubblicata nel 1976 su “La Musica Popolare”).

Sezione Internazionale:

Si tratta di materiali pervenuti sia grazie a contatti ufficiali sia per via di organizzazione clandestine impegnate nella lotta contro il colonialismo. Vi sono storie di vita di militanti e attivisti. In parte tale sezione è confluita nella discografia dei “Dischi del Sole”.

Fondo Ida Pellegrini:

Dalla accurata descrizione di Cesare Bermani (in Coggiola 1986, 103-131) ricca di informazioni e di indici analitici ma soprattutto utile strumento interpretativo del lavoro di ricerca di Gianni Bosio ho tratto sia delle indicazioni di carattere generale sul Fondo sia delle segnalazioni tematiche inerenti le testimonianze biografiche e le storie di vita.

Bermani suddivide preliminarmente il Fondo sulla base di un ricco indice tematico:

A): canto politico, canto sociale, canto funzione di lavoro, canto storico.

B): canto narrativo.

C): la risaia.

D): la contestazione studentesca in Italia e all’estero.

E): la lotta armata dei popoli del cosiddetto Terzo Mondo.

F): una ricerca monografica su una provincia italiana (Acquanegra sul Chiese e il Mantovano).

G): la filanda

H): l’espressività urbana con particolare riguardo alla fabbrica.

I): un complesso di ricerche per aree geografiche regionali come Sardegna, Calabria, Sicilia, Lucania, Puglie, Abruzzi, Lazio, Toscana, Marche, Emilia, Veneto, Lombardia, Piemonte.

L): un complesso di ricerche per ritmi calendariali, civili e religiosi.

M): materiali connessi agli interrogativi posti dalla ricerca del Nuovo Canzoniere Italiano sulle nuove forme di rappresentazione. (Maggi della Bismantova).

N): conversazioni sul Teatro di Massa (con Renato Nicolai, Luciano Leonesi, Bruno Schaecherl).

O): materiali sugli spettacoli dei burattini, conversazioni con burattinai o costruttori di burattini (Attilio Arcagni di Piadena), Presini di Bologna, Umberto Brunelli, il Paganelli di Redonesco, Roberto Preti di Modena).

P): notizie sui gerghi (muratori e pastori).

Q): notizie su studiosi di tradizioni popolari (con Giovanni Zanettin, Maria Adelaide Spreafico, Aldo Spallicci, Sergio Liberovici, Gavino Gabriel. Testimonianze su Rocco Scotellaro, Ernesto de Martino, Benedetto Pergoli, Gambi, Francesco Balilla Pratella, Carioli, Martuzzi, Tommaso Randi).

R): conversazioni con militanti politici di base (con Nazareno Bargagli su Davide Lazzaretti, con Andrea Viglongo, Gino Castagno, Camilla Ravera, Carlo Boccardo, Alfonso Leonetti, Pia Carena, Alfredo Mordini, Giulio Vespignani, Alcide Cervi, Pietro Nenni, Lelio Basso, Cesare Roda, Mario Silla, Giulio Trevisani, Peppino Marotto, Vincenzo Bottoli, Ernesto Pagliari, Giuseppe Raffaelli, Leda Rafanelli).

S): notizie raccolte su militanti del movimento operaio tra familiari dei medesimi o vecchi militanti. Notizie su Davide Lazzetti, Celso Caretti, Sante Caserio, Gaetano Zirardini, Andrea Costa, Giuseppe Barbiani, Emilio Caldara, Zeffirino Traldi, Romeo Romei, la Banda del Matese, Eugenio Ciacchi, Jessie White Mario. Notizie sui poeti Gaspara Stampa, Ada Negri e Giustiniano Villa.

T):  conversazioni con lavoratori della “prima” e “seconda fascia”10. Si tratta di conversazioni con ceramisti, tessitrici, canestrai, cestai, costruttori di carri agricoli, operai di giocattoli, costruttori di maschere, pastori, pescivendoli, cavatori di marmo, scaricatori di porto, pescatori, battipali, minatori, ecc.

U): materiali concernenti la storia del Nuovo Canzoniere Italiano e dell’Istituto Ernesto de Martino.

Nel settore L è contenuta una accurata ricognizione geografica dei materiali e una suddivisione su base regionale del Fondo Ida Pellegrini (pp.116-122) mentre il dato più rilevante e consistente rispetto alle fonti biografiche, che qui ci interessa sottolineare, è riportato per i settori N-P-Q-R-S come sopra indicato tra parentesi tonde con un elenco dei nomi.

Fondo Ricercatori Esterni:

Nel 1986 Franco Coggiola redigeva delle brevi descrizioni degli 82 depositi nel Fondo Ricercatori Esterni, che ad oggi si è ulteriormente incrementato grazie all’arrivo di numerose donazioni, che nella maggior parte restano senza inventario archivistico e senza una completa ed effettiva digitalizzazione per via della scarsità di risorse economiche.

Di seguito un elenco secondo l’ordine numerico attribuito ai ricercatori con una selezione del materiale che presenta nella descrizione archivistica un esplicito riferimento alle storie di vita:

1) AGOSTINI ANDREA (Genova). 11 nastri con interviste del periodo 1976-77 a burattinai liguri e operaie della MeC.

3) ANDREOLI BRUNO – DIGNATICI SELMI ISABELLA (Modena). Una lunga e approfondita ricerca monografica a Novi di Modena: 74 nastri. “I ricercatori hanno documentato attraverso interviste, testimonianze, storie di vita, ricordi, il vissuto quotidiano nel mondo contadino seguendone il ciclo dei lavori stagionali, le tecniche e i modi di lavoro, le scadenze calendariali rituali (civili e religiose, talvolta di impronta pagana), i rapporti mezzadrili semplici e compositi, la piccola proprietà, il bracciantato, l’alimentazione, la medicina “popolare”, il mondo magico e le credenze, la condizione della donna e del fanciullo, i rapporti di famiglia, l’economia della famiglia contadina, l’amministrazione della casa, i luoghi di aggregazione” (Coggiola 1986, 172-73).

5) ASSUNTINO RUDI (Milano). Testimonianze sulla vita di risaia a Medicina (Bo).

7) BARIGAZZI GIUSEPPE (Milano). Ricordi e testimonianze sulle osterie della “vecchia Milano”.

8) BARTOLI CLAUDIA (Firenze). Una cassetta dell’agosto del 1972 registrata in provincia di Pistoia è dedicata a una storia di vita femminile.

11) BIAGI GIUSEPPE (Viareggio – Lu). 28 nastri, di cui 20 originali, riguardano la provincia di Lucca negli anni 1973-74. Vi sono ricordi e testimonianze che spaziano dalle forme espressive del mondo contadino e della tradizione locale fino alla storia locale politica e sindacale.

18) CANZONIERE DELLE LAME (Bologna). “Il solo nastro depositato contiene la lunga storia di vita di un militante comunista, Antonio Diolaiti, con canti, ricordi, e testimonianze (1967, Bologna)” (Ivi, 179).

21) CESARE CATTANI (Reggio Emilia). Fondo di ricerca prevalentemente emiliano “ … varie sedute di ricerca con ex-mondine emiliane (ricordi, testimonianze, canti, episodi, condizioni di vita  e di lavoro in risaia), ricordi di militanti politici (storie di vita, fatti, canti)” (Ivi, 180).

23) COOPERATIVA LAVORO CULTURALE (Roma). 14 nastri in copia. 1977: ricostruzione della lotta operaia alla Voxson di Roma attraverso la vicenda individuale di un operaio che ne ricostruisce le vicende generali assieme a “cenni autobiografici e familiari del testimone” (Ibidem). In Umbria sono registrati ricordi e testimonianze su fatti politici, autobiografie di militanti politici. Una terza serie di registrazioni riguarda l’Emilia Romagna e i ricordi autobiografici di un militante riferiti al periodo 1930-1946. Le ricerche effettuate a Monte Rotondo (Roma) sono basate su interviste biografiche a militanti politici, così come una ulteriore ricognizione sul campo nella zona dei Monti Lepini. Infine si trovano registrazioni di autobiografie di militanti politici raccolte a Roma.

46) LEYDI ROBERTO (Milano). Testimonianze e ricordi di Vasco Scansani sulla vita di risaia (1965).

55) NICOLAI RENATO (Bologna). Registrazione della manifestazione del 7 luglio 1960 a Reggio Emilia, numerose interviste rivolte ai giovani manifestanti e una raccolta di testimonianze sui fatti di sangue al centro della vicenda registrata.

64) PORTA FRANCO (Brescia). “I quattro nastri (copia) registrati nel 1974 contengono una lunga autobiografia di un militante socialista, Domenico Viotto” che racconta la sua vita, dall’adesione al socialismo, all’emigrazione in Germania nel 1905, alla Grande Guerra, fino al Fascismo, poi l’espatrio in Svizzera e la partecipazione alla guerra di Spagna.

65) SANDRO PORTELLI (Roma). Un ricco fondo con ben 350 nastri di cui 80 dedicati alla storia orale e alle storie di vita, oggetto delle numerose e fortunate pubblicazioni dell’autore.

67) RAPISARDA ADRIANO (Milano). “Due nastri depositati (originali) registrati nell’Aretino nel 1973: contengono una storia di vita di un militante politico, canti a ottave, ecc.” (Ivi, 208).

75) SETTIMELLI LEONCARLO (Roma). Ventidue nastri (copia) registrati tra il 1965 e il 1967 tra Umbria, Toscana, Marche, Abruzzi e Lazio, contengono, assieme a forme espressive popolari, testimonianze di militanti e interviste con operai e con uomini politici (Terracini, Scoccimarro, Pajetta) sulla figura di Togliatti.

77) TOCCAFONDI DARIO (Roma). Tra il materiale vario raccolto tra il 1967 e il 1970 tra Umbria, Lazio e Marche, canti e storie della Prima Guerra Mondiale e una intervista con il militante anarchico Armando Borghi.

Rispetto al lavoro in corso per la digitalizzazione dei materiali è purtroppo sempre attuale la riflessione che campeggia sul sito dell’Istituto da alcuni anni:

“È facile capire che il lavoro, nonostante sia ormai ben definito negli aspetti tecnologici e organizzativi, è ancora tanto. La grande mole dei nastri e la quantità di ore di registrazione impongono i tempi lunghi necessari a svolgere un lavoro che ha il valore della salvaguardia, dell’organizzazione e talvolta anche della riscoperta della memoria”.

È in corso di progettazione un ambizioso piano di lavoro che punta a realizzare per il 2016 per il compimento dei 50 anni di vita dell’IEdM, una catalogo aggiornato del patrimonio archivistico e documentario dell’Istituto assieme a una ricostruzione storica della vita dell’ ”Officina della storia e della memoria” e all’organizzazione di eventi di promozione e valorizzazione della struttura, assieme a una raccolta ad ampio raggio di testimonianze biografiche dei ricercatori e dei collaboratori storici dell’IEdM, un lavoro doveroso e necessario sulla vita di chi si è dedicato con passione e impegno alle vite degli altri, dei “senza-storia”.

Antonio Fanelli